Masterchef Italia 2, Joe Bastianich: “Questa edizione spaccherà”

Dopo la copertina eloquente con Carlo Cracco e una modella (nuda) la rivista GQ passa ad un altro dei protagonisti di Masterchef Italia, forse il più temuto di tutti. Stiamo parlando di Joe Bastianich, che insieme al collega e a Bruno Barbieri non si risparmia mai quando è il momento di giudicare (anche in modo spietato) i concorrenti del reality show. Anche se inizialmente sembrava il più timido, non parlando bene l’italiano, adesso si sta rifacendo, ecco come racconta la sua esperienza tra i fornelli.

Sui concorrenti in gara quest’anno:

Molti di loro sono davvero aggressivi, ma la tempo stesso divertenti. Quest’edizione spaccherà. La media tra uomini e donne è equilibrata.

E sulla differenza di bravura tra uomini e donne dice:

Dipende da cosa cerchi: se vuoi mangiare o se vuoi essere picchiato. Io preferisco mangiare bene.

E a chi gli chiede se la moda del cucinare in tv sia già in una fase calante dichiara:

In Italia siete indietro di anni. Negli Stati Uniti abbiamo iniziato tanti anni fa. La verità è che tutti vorrebbero che il cibo entrasse a far parte della loro vita nel modo migliore, in inglese si dice “quality life”. Lo chef diventa così il prete di questa grande chiesa, il comunicatore per una nuova tendenza di vita. Pensa a Gordon Ramsay o a Jamie Oliver: loro insegnano facendo intrattenimento. La risposta dunque è no, il fenomeno in Italia è appena iniziato…

Poi commenta il destino dei vincitori dei vari reality di cucina:

Tre o forse quattro di loro li abbiamo assunti a Eataly a New York, altri conducono tuttora show televisivi e altri ancora hanno aperto ristoranti. Insomma, in molti hanno intrapreso la ristorazione in un modo o nell’altro.

Bastianich sarà anche impegnato con Masterchef USA a partire da gennaio e sarà ospite nei medesimi show nella versione cinese e polacca.

Infine gli viene chiesto se si riguarda mai in tv dopo la puntata, questa la sua risposta:

Mai, non mi piace. Sai chi mi ha suggerito di non farlo? Gordon Ramsey, anche lui non si riguarda.

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