Matteo Tagliariol e Clemente Russo: l’importante è partecipare…o vincere?

Nel dopo Pechino c’è chi, oltre alle medaglie, si ritrova anche un tapiro, come Margherita Granbassi e chi entra tranquillamente in un reality: Matteo Tagliariol (membro dell’Aeronautica Militare) e Clemente Russo (Fiamme oro della Polizia) si sono tranquillamente visti accordare il permesso di partecipare a La Talpa 3.

Matteo Tagliariol: il venticinquenne spadaccino trevigiano, già medaglia d’oro a Pechino, ha portato in alto il tricolore anche in eventi precedenti alle Olimpiadi. Sempre nel 2008, a Kiev (Ucraina), ha vinto il bronzo europeo nella gara a squadre. Nella stagione precedente eccolo protagonista nelle prove di spada per la coppa del mondo a Tallin (Estonia), Berna (Svizzera) e Montreal (Canada).

In caso di vittoria nel reality acquisterebbe una seconda casa. Gli mancherà la tecnologia, ed ha paura “di rimanere forzatamente in un luogo” (fortuna che non ha partecipato a L’isola dei Famosi!).

Matteo sa cosa sia il sangue freddo e, abituato dalla scherma e allenato dai frequenti incontri, sarebbe una talpa perfetta: senza dubbio la sua calma lo aiuterebbe a giungere fino in fondo…

Clemente Russo: 1 metro e 80 per 91 kg di peso. Sono le misure di questo peso massimo del pugilato italiano, argento a Pechino la scorsa estate.

Russo, nato a Marcianise (Caserta) il 27 luglio del 1982, nel 2007 era stato Campione del mondo categoria dilettanti a Chicago. In questa occasione aveva battutto il russo Rachim Čakchiev, lo stesso pugile che ha poi avuto la meglio alle olimpiadi cinesi.
Già nel 1998, per gli europei juniores, aveva ottenuto la medaglia di bronzo. Nel suo palmares, però, vanno ricordati anche cinque titoli italiani, i mondiali militari del 2004 e l’oro ai Giochi del Mediterraneo 2005 ad Almeria.

La Talpa è la sua prima esperienza di reality. E’ contento di potervi partecipare ed ha subito espresso riconoscenza “al Capo della polizia Manganelli, al prefetto Cirillo e al capo settore Fiamme Oro perché, in 15 giorni, mi hanno dato il permesso speciale”.

Non teme nulla ma gli mancheranno gli affetti; se vincesse acquisterebbe dei cavalli ed aprirebbe un maneggio. Se fosse lui la spia, probabilmente farebbe a pugni con se stesso per resistere e non essere scoperto…

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