Paola Perego: “La Tribù? Nessun rimpianto. Un reality in Rai? Chissà”

 A pochi giorni dall’inizio del suo impegno tv in Rai, A Casa di Paola, Paola Perego non le manda a dire a nessuno. Dalle pagine del settimanale TvOggi, la conduttrice racconta come è avvenuto il passaggio all’azienda di Viale Mazzini:

Nessun attrito con Mediaset. Il mio passaggio in Rai è stata una scelta artistica: il progretto su cui ci siamo accordati era più interessante. Anche Mediaset mi ha fatto una proposta, economicamente più vantaggiosa ma generica, senza programmi precisi. Questo non toglie che i rapporti con Mediaset, dove ho lavorato benissimo, siano rimasti ottimi.

E sulla cancellazione de La Tribù – Missione India, il reality d’avventura previsto per settembre 2009, e mandato in soffitta prima del tempo, per motivi tecnici non meglio spiegati, rivela:

All’inizio ero un pò dispiaciuta, ma ci sono problemi al di sopra delle mie possibilità. Sono ottimista, ma anche fatalista. Evidentemente era destino. Mi è spiaciuto per quelli che erano già contrattualizzati, sono dovuti restare a casa. Per me, invece, quattro mesi senza lavoro mi hanno permesso di fare cose che nemmeno immaginavo. Ho imparato a lavorare a maglia, ho realizzato tantissime scarpine (non ancora maglioni che sono difficili), seguito corsi di tennis, visto film al cinema e spettacoli teatrali, letto libri accumulati, seguito le partite di mio figlio Riccardo che gioca sabato e domenica.

La Perego si mostra possibilista sull’ipotesi di un reality show a partire da gennaio:

Oltre al mio programma pomeridiano, il mio contratto prevede altri progetti. Uno potrebbe essere anche un reality. O informazione-intrattenimento. Il reality è un genere tv come un altro, la sua riuscita dipende da come viene realizzato, l’idea, il titolo.

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