Pierdavide Carone: “I talent show sono il modo più forte, veloce ed immediato per arrivare alla discografia”

 Al portale Virgilio, Pierdavide Carone racconta la maturità artistica raggiunta con l’album Distrattamente, uscito il 23 novembre a pochi mesi da Una canzone pop:

La diversità deriva principalmente dal fatto che io scrivo. Non ho certo la presunzione di pensare di essere l’unico, ma il fatto è che i cantautori di solito snobbano i talent che perciò sono frequentati solo da interpreti. Io spero di essere stato anche un po’ un esempio. I talent show o la televisione, non sono l’unico modo ma di sicuro il più forte, veloce e immediato per arrivare alla discografia, che ha bisogno dei cantautori tanto quanto questi hanno bisogno della discografia.

Il cantautore non ha timore di essere considerato un eterno amico di Maria:

Da una parte mi mette un po’ a disagio perché a ogni vostra domanda devo cercare di dire qualcosa di intelligente per non smentirmi. Però mi fa anche piacere. Si spara tanto sui giovani che sarebbero solo frivolezza e discoteche. Ma anche queste valutazioni sono frutto di ‘distrazione’. E anche in questo spero di aver dato un contributo positivo.

Pierdavide ammette candidamente di aver apprezzato gli ultimi lavori discografici di Valerio, Emma ed Alessandra:

Di Valerio, in particolare, ho ascoltato quasi tutto il disco prima che uscisse. Ci capita di vederci. E lui è sempre molto ben disposto a farmi ascoltare cose sue. E’ un disco di crescita, con un taglio più rock. Pure di Emma avevo ascoltato qualcosa da prima che uscisse. Con lei c’è un legame particolare per il fatto di aver condiviso più cose nella stessa edizione di Amici. Di Alessandra, essendo nella stessa casa discografica, ero riuscito a carpire l’ascolto delle sue canzoni. Mi piace molto e sono rimasto molto colpito soprattutto dalle sue interpretazioni in inglese. Lei è molto brava nel melodico ma anche nel soul.

Saldissimo il legame professionale con Antonello Venditti con cui ha duettato durante il serale di Amici 9:

Ci sentiamo spesso, è vero. E’ una corrispondenza che è cominciata ad Amici, dove ci siamo conosciuti e abbiamo duettato, e proseguita a Verona ai Wind Music Awards. Lui per me è un modello: da cantautore è normale che io segua chi ha praticamente inventato questo mestiere: Venditti, De Gregori, Baglioni. So che anche lui prova rispetto per me e mi riempie d’orgoglio. Chissà forse in futuro si paleserà qualcosa…

Al momento si esclude una sua probabile partecipazione al prossimo Festival di Sanremo:

Bisogna vedere se il festival è interessato a me, al di là dei sondaggi. Però, come ho già avuto modo di dire, ora come ora a Sanremo ho una media perfetta: un pezzo fatto, un festival vinto. Credo sia un po’ presto per riprovare. Io aspetterei…

Pronto, invece, il tour per promuovere il nuovo cd:

Ancora non c’è niente di definitivo se non qualche showcase promozionale e delle ospitate Tv, ma spero che con l’anno nuovo se ne possa parlare. Vedremo anche quanta aspettativa si crea. Io mi sento uno da concerto. È da lì che vengo. Per capirmi realmente, per entrare pienamente nel mio mondo, è fondamentale coniugare ai dischi i live.

1 commento su “Pierdavide Carone: “I talent show sono il modo più forte, veloce ed immediato per arrivare alla discografia””

  1. Grande Pier! Sei un genio, il nuovo cd è qualcosa di unico.. speriamo tu riesca a raggiungere il successo del primo cd, questa volta è più dura ma il tuo nuovo lavoro è ben fatto e le canzoni sono ricche, come sempre, di contenuti.. La cosa innovativa che hai portato nella musica dei talent, è che ora si può parlare anche di sociale e non solo delle parole “amore” e “cuore” che hanno francamente stufato!

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