Reality shock, parla Alessia Marcuzzi a La Stampa

 Mentre in Germania non si placano le polemiche sulla qualità della televisione, dopo l’annuncio della morte della madre dato alla sedicenne concorrente del reality Popstars, tanto che qualcuno accusa di cinismo il canale, che avrebbe orchestrato il tutto per far salire l’audience, La stampa, riporta un’intervista ad Alessia Marcuzzi.

Alla conduttrice del Grande Fratello è stata chiesta un’opinione sulla vicenda tedesca e la showgirl romana ha così risposto:

In Italia non sarebbe mai successo. I miei autori, e Andrea Palazzo (il capo progetto del «GF») in testa, non farebbero mai una cosa simile. Anzi. Noi siamo sempre attenti al modo in cui comunichiamo con gli inquilini della casa. Storie d’amore finite o presumibilmente finite fra fidanzati fuori e dentro la casa, piuttosto che questioni di lavoro, come quella della dottoressa Lina Carcuro, l’anno scorso. La madre era preoccupata perché pensava che i bacetti e le carezze sotto le coperte della figlia con il famoso “cummenda” Roberto potessero penalizzare la carriera della figlia, ci pregò di comunicare in diretta alla figlia le iniziative che l’Ordine dei Medici della Campania stava prendendo nei suoi confronti. Lo facemmo, ma era un’altra cosa.

Non sarà che la formula «reality show» si stia così logorando nella sua dimostrazione della normale vita fra quattro mura da dover spostare sempre più in là l’astina di ciò che si può o non si può fare?

In Inghilterra la mettono molto sul sesso, ma il telespettatore di riferimento è più adulto del nostro. In Italia abbiamo tutte le associazioni di tutela dei giovani, delle famiglie e di qualsiasi cosa con la lente puntata sul “GF”. Non possiamo sbagliare e non è nostra intenzione farlo

Crede che in Italia potrà mai accadere una cosa simile?

Sono sicura di no. Per certe cose nel nostro Paese dimostriamo di essere molto attenti e maturi. E, soprattutto, conosciamo i limiti della decenza

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