The Voice: per Adam Levine un’esperienza che l’ha reso umile

Il frontman dei Maroon 5 Adam Levine ha dichiarato durante il Piers Morgan Tonight di aver vissuto l’esperienza all’interno del reality show The Voice come un momento per diventare più umile. Mentre era al lavoro come vocal coach nello show targato NBC si sarebbe accorto che le sue doti canore sono a livelli standard e che spesso non sarebbero state all’altezza di quelle di molti concorrenti che sono saliti su quel palco.

“Non sarei mai stato in grado di battere Javier Colon, il vincitore di questa prima edizione”, ha affermato Levine.


Levine ha parlato anche di Adele, affermando che avrebbe vinto The Voice in “due secondi” grazie al suo incredibile talento: tra gli altri nomi emersi è uscito anche quello di Justin Bieber, al quale il cantante avrebbe dato sicuramente un’opportunità.

I Maroon 5 sono in tour negli Stati Uniti ma per la seconda edizione del reality i giudici sono stati riconfermati: Levine, Christina Aguilera, Cee Lo Green e Blake Shelton.

2 commenti su “The Voice: per Adam Levine un’esperienza che l’ha reso umile”

  1. Mi spiace fartelo notare ma “humbling” non vuol dire “umiliante”. Nel contesto usato da Adam significa che l’esperienza lo ha fatto sentire piu’ umile, senza accezioni negative. Quanto al resto, parlando di Adele ha detto che mentre lei “vincerebbe in 2 secondi”, lui “non sono sicuro che potrei vincere: ho uma voce a posto, una voce ok, molto particolare, ma non ho una di quelle voci potenti, che impressionano” – riferito ad Adele e poi a Javier.
    Se devi tradurre, un consiglio, traduci evitando di stravolgere il senso delle cose.

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  2. @ Lucy:
    Chiedo venia per l’errore e ringrazio per la correzione. Provvedo immediatamente a dare il senso giusto all’articolo.

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