Amici 10, lunedì 18 ottobre 2010: Antonio insufficiente, Luca Jurman contro la Commissione Esterna

La puntata di oggi continua con lo speciale di sabato e tutte le esibizioni dei titolari da sottoporre al giudizio della Commissione Esterna.

E’ il turno di Antonio, che canta Laura non c’è di Nek. Durante l’esibizione, la faccia dei giornalisti non è certo il ritratto dell’entusiasmo e infatti, i voti non sono dei migliori: i giornalisti non danno la sufficienza, i discografia assegnano una sufficienza piena e Vessicchio 6.

Antonio ammette che non si sentiva molto bene e Maria De Filippi gli fa i complimenti per la correttezza di averlo detto solo dopo l’esibizione. Rudy Zerbi conferma il malessere di Antonio e ne premia comunque l’impegno.

Andrea si esibisce in un assolo di Carl Portal e si porta a casa la sufficienza senza patemi d’animo: Francesca Bernabini dà 8, Eric Vu An e Anna Prina danno 7.

E’ il turno di Virginio che canta Quando finisce un amore di Riccardo Cocciante. Dado Parisini e Peppe Vessicchio ascoltano il brano quasi in trance. Luca Jurman svela che Virginio non era convinto di fare questa canzone perchè aveva paura del confronto con Cocciante e sentiva il pezzo distante da lui ma ora si dichiara contento di averla eseguita. I voti sono eccellenti: i giornalisti e i discografici assegnano un 7 e Vessicchio dà addirittura 8.

E’ il turno di Debora con una variazione classica: Anna Prina dà 8, Vu An assegna un bel 9 e la Bernabini dà 8 e tutti e tre i membri della giuria sottolineano la difficoltà della variazione soprattutto tenendo conto del luogo in cui è stata eseguita.

Giorgia canta La tua ragazza sempre di Irene Grandi. I giornalisti assegnano la sufficienza, i discografici danno 6, tranne Daniele Menci della Sony che assegna 7,  e anche Vessicchio dà 6. Luca Dondoni de La Stampa, parlando a nome della commissione, ammette di essere stato cattivello  solo perchè la Commissione si aspetta tanto da lei.

E’ il turno di Vito, che balla insieme a Debora, che essendo stata la migliore tra i ballerini, della settimana scorsa, ha diritto a una nuova esibizione: Vito prende 7 da Anna Prina e Francesca Bernabini, Vu An assegna un 6, dicendogli che ha un futuro roseo davanti e che si aspetta molto da lui.

Maria vede Giorgia un po’ strana e la De Filippi la invita a parlare se c’è qualcosa che non va. Finalmente, Giorgia parla e afferma che avrebbe voluto cantare Dimmi come di Alexia che avrebbe tirato fuori, meglio, la grinta che c’è in lei, cosa che forse non è successa con La tua ragazza sempre.

Jurman difende la ragazza, dicendo che la commissione ha avuto il braccio corto con i voti perchè Giorgia ha fatto un’esibizione all’altezza.

Luca ammette che Giorgia è un po’ tropp0 timorosa ma ne sottolinea comunque l’impegno, quindi non trova giusto il 6. La commissione si giustifica dicendo che il voto deve valere come una sferzata per Giorgia.

Luca Jurman vorrebbe sapere quali sono i parametri oggettivi della Commissione Esterna, Andrea Laffranchi de Il corriere della sera, replica dicendo che Jurman cerca sempre un’oggettività che non esiste. Lo stesso Dondoni de La stampa, ribadisce che il giudizio è sempre soggettivo.

Jurman replica che anche se il giudizio è soggettivo, vanno anche messi in conto alcuni parametri oggettivi. Paolo Giordano de Il Giornale, dice che questi discorsi non giovano alla ragazza.

Giorgia, dal canto suo, decide di non dire nulla.

1 commento su “Amici 10, lunedì 18 ottobre 2010: Antonio insufficiente, Luca Jurman contro la Commissione Esterna”

  1. Era ovvio che Jurman dovesse essere contro il giudizio della commissione: ormai parte prevenuto e deve comunque fare la figura del grande maestro incompreso.
    Se mettesse da parte questo personaggio, avrebbe anche ragione perchè in realtà è l’unica persona che ha un curriculum di studio e un’attività didattica alla luce del sole e facilmente dimostrabile al contrario di qualche altro maestro di cui non si riesce a verificare il titolo di studio e il motivo per cui il suo giudizio viene osannato dalla De Filippi senza possibilità di dubbio. M°Sicari

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