Marco Carta, Niente più di me testo e audio

Conosciamo meglio gli 11 inediti dell’ultimo lavoro discografico di Marco Carta trionfatore assoluto nelle vendite con Il cuore muove. Oggi è la volta di Niente più di me, settima traccia, contenuta nel cd . Così il giovane cantante commenta il pezzo

Frutto del grande talento autorale di Federica Camba (che ha composto testo e musica), un pop melodico su due persone che non si conoscono ancora bene e si attraggono ma allo stesso tempo si respingono. Lui vorrebbe essere l’unica emozione importante nella vita di lei, ma capisce che non è possibile. Il finale della storia resta aperto all’interpretazione di chi ascolta.

Dopo il salto, il testo della canzone.

Non so niente di te
lo sento quando mi rispondi così
non so niente di te nè tu di me
E’ una continua agonia
lasciarsi vivere e non crederci più
questa distanza non è possibile
lasciami una fotografia
che mi racconti un po’ di te.
Fammi sentire come a casa mia
al tuo silenzio dico no
Prova a gridarmi come stai
manda un segnale
che non si sa mai
come se non ci fosse
al mondo niente più di me.
E mi chiedo cos’è
che ci allontana
e ci avvicina così
non so stare con te
nè senza di te
e la leggera apatia
che spegne il sole di ogni mio desiderio
la troppa assenza non è possibile
Lasciami una fotografia
che mi racconti un po’ di te
fammi sentire come a casa mia
al tuo silenzio dico no.
Prova a gridarmi come stai
manda un segnale
che non si sa mai
prova a gridarmi come stai
prendimi per mano
che non so chi sei
come se non ci fosse al mondo
niente più di me.
Dimmi all’orecchio come stai
parlami piano piano che non si sa mai
prendimi la mano che non so chi sei
Prova a portarmi dove sei
mandami un segno
che non si sa mai
prova a gridarmi come stai
prendimi la mano
che non so chi sei
(come se non ci fosse al mondo niente più di me)
prova a portarmi dove sei
prendimi per mano
che non so chi sei
come se non ci fosse
al mondo niente più di me.

12 commenti su “Marco Carta, Niente più di me testo e audio”

  1. Insomma…sono tutte uguali queste canzoni . Mancano di originalità, ormai.
    E poi, Marchino…ma questa dizione? Io non voglio dire “incartato” l’italiano ma un po’ meno “e” aperte, no?
    Sarebbe preferibile tu cantassi in sardo. Così è una pesantissima via di mezzo.

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  2. lori credo che ti confondi molto se dici che le canzoni del cd sono tutte uguali ma le conosci?guarda che l’accento sardo non è cosi facile da togliere anche se uno studia uno che non è sardo sente subito l’accento!!!!!!!!!!!!come il romano il toscano o altro fa parte di noi! non credi!tu non ai un tuo accento?

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