Paolo Giordano: “Uno come Matteo Macchioni in circolazione sul mercato non c’è”

Paolo Giordano ha recensito per Il Giornale D’altro canto, l’album d’esordio di Matteo Macchioni. Il giornalista scrive:

Mica semplice avere una bella voce da tenore, essere giovane, aver le dita morbide sul pianoforte e aver debuttato ad Amici. Sono cose all’apparenza inconciliabili: ci si può pure perdere per strada. Matteo Macchioni invece ha trovato la terza via e – grazie a Caterina Caselli – nel disco D’altro canto ha raccolto il meglio degli autori per nove brani inediti … oltre a due arie d’opera e una canzone solo pianoforte.

Giordano punta sull’unicità del prodotto Macchioni:

Lui ha una bella voce potente e flessuosa e talvolta timida e sulla tastiera – lo capiscono tutti – ha grande fluidità. Ma la vera novità è che oggi uno come Matteo Macchioni in circolazione sul mercato non c’è: ma presto non sarà più solo (fidatevi). Bravo, così si cresce.

8 commenti su “Paolo Giordano: “Uno come Matteo Macchioni in circolazione sul mercato non c’è””

  1. Sinceramente mi stupisce che uno come Mario Giordano esperto di musica si metta a dire cavolate, ma di quelle grosse anche. Premetto che a me Matteo piace e piace anche molto la sua musica ma che un esperto di musica quale dovrebbe essere Giordano dica che sul mercato uno come lui non c’è mi fa accapponare la pelle. Specifichi almeno.. “Uno come lui non c’è sul mercado italiano di questo momento!” allora l’accetto ma se si parla di mercato in generale ben molto tempo prima di Matteo c’è stato Piero Mazzocchetti, stesso identico stile e forse voce ancora più potente, io ho il cd ed è bellissimo ma prima ancora di lui c’è Vittorio Grigolo il cui cd è una cosa fantastica e che è apprezzato in tutto il mondo ma cm sempre in Italia i meglio non vengono calcolati.

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  2. a me matteo piace tanto, ma devo dire che uno come lui c’è, ed è josh groban…sentite come canta, è un talento unico al mondo, peccato che in italia non ha il successo ke merita

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  3. Per rispondere a Jimmy: sono d’accordo che è stato un po’ vago ma in effetti tu hai fatto due nomi (grandissimi concordo), Amelia ha aggiunto Josh Groban, io potrei dire perfino Bocelli con quel genere, il primo a mettere un po’ di “batteria” sotto la voce lirica fu lo stesso Pavarotti! XD
    ma non sono poi così tanti se consideri il numero di artisti che ogni giorno si propongono sul mercato… poi ascoltando il CD io ci trovo molta ricercatezza anche per rendere le musiche più “moderne” (per quanto io stessa preferisca il vecchio stile)
    poi fortunatamente tutti questi che abbiamo detto sono unici a modo loro, spero rimangano tali! 😉

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  4. esattamente Cla… sono d’accordissimo con te.. un altro che mi è venuto in mente è Alessandro Safina.. insomma il bel canto c’è stato c’è e ci sarà per chi vorrà apprezzarlo, e sono felicissimo per Matteo ripeto solo mi ha fatto un po’ indignare la frase sparata a caso da Giordano tutto quà. che sia solo una manovra per fargli pubblicità? se senti dire che uno come lui non c’è sul mercatoo uno che nn ne capisce molto può essere attirato nel vedere di che si tratta. Se fosse davvero cosi buon per Matteo ma lo trovo disonesto!

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  5. io la vedo come una frase ad effetto tanto per far capire che la recensione era positiva… voglio sperare fortemente che non sia per “dovere” che l’ha scritto… anche se personalmente io, questo come tanti altri dischi, preferisco giudicarli da sola, prima di seguire ciò che dice “l’esperto” di musica che, come mi hanno fatto notare, chiama “canzone” un pezzo per solo pianoforte……

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  6. @ Jimmy:
    Paolo Giordano e non Mario. Confermo: credo che il critico intenda dire che uno come lui sul mercato italiano emergente non c’è. Almeno io l’ho letto così…

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