Anna Tatangelo contestata per la campagna della LILT

La scelta di Anna Tatangelo come testimonial per Nastro Rosa 2015, la campagna di prevenzione contro il tumore al seno organizzata dalla LILT ha scatenato non poche polemiche.

Tutta colpa della foto scelta per la campagna pubblicitaria in cui la cantante appare in topless (ma coperta dalle mani). Insomma uno scatto troppo hot non indispensabile per promuovere un passaggio del genere. Un gruppo di attiviste ha richiesto la rimozione della foto  (o meglio la sua sostituzione) ritenendo inopportuno uno scatto del genere, ma  la cantante è stata difesa anche da Francesco Schittulli presidente dell’Associazione.

Noi dobbiamo parlare alle ragazze, alle giovanissime e dobbiamo rompere tabù e pregiudizi. E Anna Tatangelo ha un milione di follower su Facebook e 600 mila su Twitter. Lei parla ai giovani ed è un esempio di giovane donna attenta alla salute, che pratica i corretti stili di vita e da brava madre si occupa anche dell’alimentazione sana del figlio. Per questo considero la scelta fatta assolutamente in linea con i messaggi che la Lilt cerca di diffondere: la cultura della prevenzione. La campagna parla alle donne sane, perché arrivare prima significa salvarsi la vita e proteggere il seno considerato il simbolo della femminilità.

A questo punto è arrivata anche la replica della Tatangelo direttamente dalle pagine di Repubblica.

Ho sempre pensato che la promozione di una causa così importante per tutti fosse inattaccabile. Mi sbagliavo, perché si è riuscito a fare polemica anche su questo. Non penso che una donna giovane, con gli addominali e con il seno florido come il mio, non possa prestarsi a fare una campagna come quella della Lilt. Il tumore riguarda tutti e la prevenzione deve interessare tutte le età, soprattutto le ragazze. Ricordo che sono stata scelta anche per questo, perché ho 28 anni e sono una donna e una mamma che sostiene uno stile di vita sano per se stessa e suo figlio. Uno degli obiettivi che ho per la Lilt, è proprio quello di arrivare ad un pubblico giovane con l’intento di fare campagna anche negli istituti scolastici.

A questo punto il gruppo di attiviste ha controreplicato ancora.

Noi non siamo contro la persona ma contro la scelta: sarebbe bastata una Tatangelo vestita che si autoabbracciava e già la cosa cambiava. Perché usare la nudità? Per trasmettere, il concetto di salute, non poteva trasmetterlo vestita?

Insomma la foto sarà sostituita o no?

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