Diventare influencer: requisiti e guadagni futuri

Quella dell’influencer è una professione che ha avuto il proprio boom con l’esplosione delle piattaforme social che hanno dato a tutti la possibilità di crescere e farsi un nome online.

Agognata da alcuni, denigrata da molti, non compresa dai più, è sicuramente un’attività controversa. Vediamo come si diventa influencer.

Diventare influencer

Individua la tua nicchia

Il primo passaggio è quello di individuare la propria nicchia di mercato: di cosa vuoi parlare? Esistono influencer in ogni settore: dalla moda al make up, dallo sport all’arte, dai libri all’alimentazione, ogni mercato ha i suoi influencer e in ogni mercato c’è qualcosa da raccontare.

Per diventare influencer, quindi, per prima cosa devi capire su quale aspetto ti vuoi concentrare; deve essere un aspetto legato alla tua vita e a ciò che ami fare perchè sarà ciò che definisce la tua identità agli occhi del pubblico

Se sei una persona che ama stare sul divano e godersi la propria calma e la propria casa con una tazza di tè e un buon libro, probabilmente le nicchie fitness e travel non sono le più adatte per te.

Al contrario, se hai la passione per la cucina o ami provare i nuovi ristoranti che aprono in città, il settore del food potrebbe essere una buona opportunità per trasformarti in un punto di riferimento

Unique selling proposition: perché gli utenti dovrebbero scegliere di seguire te?

Scegliere una nicchia però non è sufficiente: tra migliaia di persone che pubblicano ricette di cucina, perchè un utente dovrebbe scegliere proprio te? In altre parole, qual è la tua Unique Selling Proposition? Cosa ti distingue dalla massa.

Ad esempio:

@andrianakulchytska è “la ragazza con l’accento” che utilizza nomi simpatici e creativi per indicare gli ingredienti e le fasi della preparazione delle proprie ricette

@veganfoodcorner_it e @eco_vegan_mama presentano solo ricette senza derivati animali

@francescafontana.it propone ricette per tenersi in forma in modo goloso e adatte anche a coloro che non possono mangiare cibi che contengono glutine

Ciò che questi tre esempi hanno in comune è una scelta molto precisa che li distingue dai competitor. Non si tratta più di “semplici” food-influencer ma hanno una caratteristica che li contraddistingue.

L’influencer deve avere la Partita IVA?

Veniamo alle note dolenti, per lavorare come influencer devo avere la Partita IVA?

La risposta è che dipende:

Eliminiamo subito le leggende metropolitane: non esiste nessun limite di guadagni oltre i quali sia necessario aprire la Partita IVA, né un numero di ore o giorni lavorati.

Per lo stato Italiano, la Partita IVA deve essere aperta quando un’attività diventa professionale e continuativa. Questo cosa significa per gli influencer?

Significa che quando inizi ad avere il tuo “giro” di clienti, aziende che ti contattano e ti offrono di essere pagato per produrre contenuti che promuovano la loro attività, devi aprire la Partita IVA, dichiarare i tuoi guadagni, pagare le tasse e versare i contributi.

L’influencer è a tutti gli effetti un operatore di marketing che conduce campagne pubblicitarie con l’obiettivo di generare un ritorno di immagine e di fatturato al proprio committente.

Per aiutarti a gestire gli aspetti fiscali della tua attività e per lasciarti più tempo ed energie per coltivare la tua community e chiudere nuove collaborazioni, sono nati diversi servizi online come ad esempio Fiscozen che mette a disposizione dei suoi iscritti un commercialista dedicato, un software chiaro e intuitivo per la gestione della fatturazione elettronica e una dashboard che si aggiorna in tempo reale con costi e adempimenti.

Quanto guadagna un influencer?

Le possibilità di guadagno degli influencer sono infinite.

I piccoli influencer guadagnano da qualche centinaio a qualche migliaio di euro per ciascuna campagna mentre per i più grandi come Chiara Ferragni, Paola Turani o Giulia de Lellis i cachet possono raggiungere anche diverse decine di migliaia di euro per una singola story su Instagram.

Le variabili sono tante, dalla popolarità all’importanza dell’influencer nella propria nicchia, le possibilità economiche dell’azienda cliente e il valore della campagna.

Per assicurarti di ottenere il meglio dalle campagne, puoi anche scegliere di affidarsi a un’agenzia di talent management, ovvero agenzie che raccolgono le richieste delle aziende e lavorano per ottenere i migliori accordi commerciali, trattenendo poi una percentuale sul compenso del influencer.

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