Luca Calvani: “Da un punto di vista personale ho preso in mano la mia vita”

Ricordate Luca Calvani? L’ex vincitore de l’Isola dei Famosi 2006, una delle edizioni Rai condotte da Simona Ventura, sembra essere sparito dal mondo dello spettacolo.

In realtà riesce a dosare la sua carriera di attore fra televisione (Un posto al sole, Tutti pazzi per amore, Il commissario Manara, Don Matteo) e al cinema (La fontana dell’amore, Maschi contro femmine e To Rome with Love) e intervistato da Vanity Fair si è lasciato andare a un bilancio della sua vita professionale. 

Ho capito che da anni la mia carriera aveva raggiunto una specie di plateau. Un “bagno tiepido” che non fa per uno come me, tutto Sturm und Drang. Io questo mestiere l’ho scelto per passione ma, se devo fare cose che non mi piacciono solo per pagare il mutuo, preferisco lasciar perdere. Un giorno ho provato a guardarmi in una fiction e non ce l’ho fatta. Troppi errori di inquadratura, approssimazioni. Mi sono detto: “Forse dovrei smettere. Ho messo in pratica, quindi, lo spirito imprenditoriale ereditato da mio padre, creando una linea di candele. Sto firmando un contratto di distribuzione a New York.

Ha detto l’attore che da un punto di vista privato è felicissimo, sposato da quattro anni con Francesca Arena e padre della piccola Bianca, 6 anni.

Questi quattro anni sono stati completamente diversi dai precedenti. Intanto sono entrato nei quaranta, e non me li aspettavo così. Ho scoperto che sono uguali ai 39. Mentre io pensavo di dovermi preparare, di dover “fare le pulizie”, quasi. Per le donne, forse, è diverso. Guardo mia moglie Francesca e mi piace vedere questa persona che cambia un’altra volta, diventa ancora più donna. È la fortuna di esserti messo con la tua migliore amica fin da ragazzo. Ho scoperto che, dal punto di vista personale, avevo preso in mano la mia vita, deciso di avere una moglie, un figlio, una casa.

A breve rivedremo l’attore toscano anche nel nuovo film di Guy Ritchie, Operazione U.N.C.L.E. 

Con Ritchie ci siamo trovati subito, stavamo leggendo lo stesso libro: Il mondo nuovo di Aldous Huxley. Siamo finiti a parlare anche di spiritualità, del nostro percorso come esseri umani.

Ha raccontato con entusiasmo.

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