Michelel Hunziker a processo per diffamazione, chiesta condanna a sei mesi

Michelle Hunziker sta affrontando un processo per diffamazione ai danni del suo ex agente Rody Mirri. La Procura di Rimini, incaricata delle indagini, ha chiesto per la showgirl una condanna a sei mesi.

La brutta vicenda risale al marzo del 2010, quando Mirri ha presentato una denuncia per un servizio andato in onda a Striscia la Notizia, realizzato nel suo ufficio con telecamere nascoste da Max Laudadio, l’inviato è sotto processo per diffamazione, violazione di domicilio, sostituzione di persona e interferenze illecita nella vita privata e discredito e ostacolo all’attività professionale, per lui la Procura ha chiesto un anno e quattro mesi. Secondo quanto emerso dal servizio Mirri approfittava della sua attività di talent scout nel mondo dello spettacolo per ottenere favori sessuali dalle ragazze che si rivolgevano alla sua agenzia.

La showgirl, in occasione di quel servizio, dichiarò:

Ero ad inizio carriera, ancora minorenne. Rody Mirri mi propose di lavorare per lui. Voleva che andassi a letto con lui, ma io non ho mai ceduto. Mi diceva: se vuoi continuare a lavorare con me, devi venire a letto con me, ti farò diventare famosissima. Insomma, era un vero a proprio ricatto.

Proprio questa affermazione le è costata la denuncia e il conseguente processo durante il quale è difesa dall’avvocato Giulia Bongiorno che, in esclusiva sul settimanale Visto, spiega le motivazione che spinsero la Hunziker a parlare:

Michelle ha denunciato con la sua forza e autenticità i ricatti di cui sono vittime molte giovani donne che entrano nel mondo dello spettacolo. E’ surreale che per questo si finisca sul banco degli imputati. Crediamo nella giustizia e non smetteremo mai di credere che il primo nostro dovere è non avere paura di denunciare.

Giustizia sarà fatta?

 

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