Michelle Hunziker: “Il gossip può far male. In passato ho sofferto”

Da venti anni a questa parte il gossip non ha praticamente mai smesso di occuparsi di Michelle Hunziker, prima come signora Eros Ramazzotti, come poi ex signora Ramazzotti, poi come single alla ricerca dell’amore, poi come moglie innamorata di Tomaso Trussardi, poi come mamma.

Ma la famiglia di Michelle e Tomaso è talmente perfetta da non essere immune da pettegolezzi e indiscrezioni su presunte crisi e rotture estive. 

A smentire quanto scritto da Novella 2000 ci aveva pensato proprio Tomaso Trussardi con un messaggio su Instagram, ma a smentire definitivamente la crisi coniugale paventata da chiunque è arrivata puntuale come sempre l’intervista di Michelle Hunziker che dalle pagine del suo giornale d’elezione, Vanity Fair, ha messo i puntini sulle parlando anche del suo rapporto con il gossip.

<b>Il gossip può far male. In passato ho sofferto. Da 18 anni vivo così e ancora mi dà fastidio. Tomaso se la prende più di me. Ma è anche comprensibile che le cose girino così. Sai che palle la famiglia felice? La storia va movimentata. In ogni modo, purtroppo. C’è tanto amore, e tanto lavoro, dietro a una famiglia. Quando si usano certe parole nei confronti di una coppia con due bambine piccole, bisognerebbe avere, se non rispetto delle persone, almeno le informazioni giuste. Altrimenti si getta fango sulla vita degli altri. Gli amici ti chiamano per sapere se va tutto bene, al lavoro ti danno una pacca sulla spalla: non è il massimo doversi giustificare.

Ha detto la showgirl che però ammette delle discussioni con il marito, come in ogni coppia normale.

Camminare insieme non significa che il cielo sopra sia sempre sereno. Ma se alla base c’è un progetto, come quello che stiamo portando avanti io e mio marito, si fanno parecchi chilometri. Che rapporto è quello in cui non ci si scontra? Sicuramente è uno in cui non si vuole crescere davvero insieme. E se non costruisci qualcosa con la fatica, con l’impegno e con il confronto, anche duro, l’amore dei cuoricini non basta. Discutiamo per cavolate. Le questioni importanti, quelle che ti spingono a ragionare e che magari ti fanno alzare la voce, le smaltiamo in poco. Ma gli spazi, la tolleranza, la condivisione: sono quelle le vere discussioni. Il test quotidiano.

Lascia un commento