Regina – Queen Tribute Band a Mondoreality: “Italia’s Got Talent? Il giusto tributo a Freddie Mercury”

Inauguriamo l’angolo delle interviste ai concorrenti più amati della prima edizione di Italia’s Got Talent con I Regina, la cover band ispirata ai Queen. Un consenso unanime da parte del pubblico da casa e i tre giurati, Maria De Filippi, Rudy Zerbi e Gerry Scotti, ha consentito al giovane gruppo formato da Diego Regina, Lorenzo Colucci, Stefano Tartaglia e Diego Chiacchierini, di accedere in finale con tanto di standing ovation riservata alle grandi star della musica internazionale.

Ciao Diego. Ci spieghi perchè una cover band gioca la carta di Italia’s Got Talent per farsi conoscere dal grande pubblico?

Italia’ s Got Talent è un format importato dall’estero. E’ una gara ma ciò non implica che tutti i concorrenti la debbano vivere come tale. Noi l’abbiamo vissuta come una vetrina per mostrare al pubblico che un tributo ai Queen, nei limiti della fedeltà scenica e musicale e del rispetto verso la memoria di una grande rockstar scomparsa, si può fare. Tanti tributi sui Queen in Italia ostentano aspetti, soprattutto di Freddie, che appiattiscono la sua importanza come compositore e ne gonfiano troppo i lati oltraggiosi, facendo diventare il concerto una semplice “caricatura”. Italia’s Got Talent ci ha permesso di dimostrare che esiste un modo di proporre un tributo sobriamente, senza che la spettacolarità venga a mancare.

Pensavate di avere così tanto appeal sui telespettatori da casa, che vi hanno inserito nel sestetto finale assieme alla vincitrice Carmen Masola?

I telespettatori hanno premiato noi tra i primi sei perchè hanno apprezzato 4 musicisti che suonavano rigorosamente dal vivo, ma ovviamente spinti dall’entusiasmo e dalla carica che la musica dei Queen ci infonde. Questo era un punto in più a nostro favore, i Queen sono in fin dei conti un “sempreverde” nel panorama rock internazionale.

Quale aspetto dei Regina è stato premiato dal televoto e dai tre giudici, Rudy Zerbi, Maria De Filippi e Gerry Scotti?

La giuria era indiscutibilmente ben propensa nei confronti dei Queen, intendo dire che Gerry e Maria, ma anche Zerbi, che li amano particolarmente, ci hanno riconosciuto il merito di non aver “fatto scempio” (De Filippi) dell’ operato di Mercury e company e al contempo di aver mantenuto una certa spettacolarità nelle performance. Credo che abbiano apprezzato anche il fatto che oltre a cantare, suonavo il piano come Mercury, gesto che altri tributi ai Queen, tranne un paio, non fanno (almeno in Italia).

Vi esibite principalmente nei locali. Come è allestita una vostra serata live?

Un concerto ha dietro una lunga preparazione (prove, scaletta, scelta dei costumi in base al repertorio che si vuole proporre, prove per il suono nel locale, disposizione della line-up sul palco, prove per l’impianto luci e quant’ altro). Fortunatamente l’agenzia Tuttosound, che ci segue da più di un anno, provvede a farsi carico di una parte del lavoro, soprattutto stipule di contratti, contributi e altri aspetti amministrativi. Agli spettatori cerchiamo di proporre sempre qualcosa di diverso e stimolante. Una data la incentriamo sul vecchio repertorio anni 70, in un’altra proponiamo la scaletta di un concerto famoso, in alcune inseriamo brani anche di Freddie Mercury solista. Ci piace organizzare dei “concept show”.

Quali sono i nuovi scenari lavorativi dopo la partecipazione ad Italia’s Got Talent?

La sostanza del nostro lavoro e l’impegno resteranno invariati. La qualità delle location e la quantità delle persone che ci verranno ad ascoltare cresceranno dopo Italia’s Got Talent, permettendoci di suonare di più, guadagnare molto per poter investire sempre più allo scopo d’intrattenere meglio il nostro pubblico.