The Baby Borrowers: genitori allo sbando

 La serie americana si basa sul reality inglese omonimo (The baby borrowers) andato in onda per la prima volta nel 2007. Ma negli Stati Uniti è stata sospesa la programmazione subito dopo la fine della prima stagione a causa dei contenuti poco istruttivi. Prodotto da Love Production, il format prevedeva che delle coppie di ragazzi poco più che diciottenni si dividessero i compiti nell’accudire dei bambini di varie età (dai neonati a degli adolescenti come loro).

Il concetto si basa sul classico gioco della “mamma e del papà” che sicuramente tutti abbiamo fatto qualche volta. Ma qui non si tratta di un gioco e i bambini sono ormai cresciuti. A giudicare dalle loro facce non sembrerebbe un gioco molto divertente, forse perchè qui devono prendersi cura seriamente di bambini piccoli.

Per evitare danni più seri la produzione ha deciso di accostare ai baby-genitori un pronto intervento da parte di un medico dato che generalmente gli adolescenti incapaci hanno provato a superare l’inconveniente di generare dei completi sconosciuti. Ma l’intero scenario ci ha ricordato un doloroso episodio speciale di Strangers With Candy nel quale Jerri Blank doveva prendersi cura del piccolo Dizzy, il quale ha finito per abbandonarla su un’altalena cercando di venderla al mercato nero. Questi pazzi scatenati non potevano semplicemente abituarsi alle tradizionali faccende di casa che accomunano tutti i ragazzi del liceo e covare l’uovo?

Non a caso il programma della rete NBC è stato letteralmente sommerso da un mare di critiche da parte delle mamme americane che vedevano nel metodo di svezzare dei bambini un accanimento contro i baby-genitori. Dall’altro lato chi ha vissuto in prima persona questa situazione (molto spesso a causa di situazioni familiari o lavorative difficili) vorrebbe solamente che il messaggio trasmesso dal programma fosse un monito per coloro che scambiano un amore adolescenziale e una gravidanza inattesa con un’opportunità per uscire di casa ed allontanarsi definitivamente dai genitori.

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