uMan: manuale di reality sopravvivenza alla noia da scorpacciata tv

 Brutta la prima. E’ proprio il caso di dirlo. La puntata di debutto di uMan, il nuovissimo (ma anche no!) reality show Endemol condotto da Rossella Brescia e Mago Forest ha mostrato dei visibili limiti, che vorrei analizzare dettagliatamente assieme a voi.

FORMAT: innovativo? No. Divertente? A tratti. Un pò Grande Fratello, molto la scadente copia de La Pupa e Secchione… il reality game (una sapiente e sadica combinazione del mondo dei videogiochi con la realtà tv) si conferma un vero e proprio esperimento/cazzeggio senza una struttura solida e ben strutturata. E quando gli animi sembrano riscaldarsi (qualche lite?!, uno sconcertante fuori programma?!, un commento pepato dei consulenti?!), i conduttori placano qualsiasi polemica sul nascere (nel buon nome della riabilitazione tv) facendo sopraggiungere un senso di assoluta noia che invoglia il povero spettatore a cambiare canale.

CONDUZIONE: Rossella Brescia ingessata, troppo legata alla fida cartellina per risultare convincente e spontanea. L’esame diretta non è affatto superato. Al grido ‘Si salvi chi può’, Forest tenta di salvare il salvabile con qualche battutina spiritosa o freddura inaspettata da discolo impertinente ma si capisce, fin da subito, che il terreno, su cui si è avventurato, è pieno di ostacoli e non propriamente nelle proprie corde. Farebbe bene a scappare prima di andare incontro ad un ingiusto destino…

VOCE FUORI CAMPO: va bene ricreare la tipica atmosfera da consolle di giochi in stile Super Mario, ma c’è un limite a tutto. La sgraziata (e ridonante) voce di Simona Ercolani, pronta a scandire le pause e i ritmi del programma, ha stancato dopo i primi segni di vita catodica, diventando, spesso, fuori luogo anche semplicemente per lanciare la pubblicità. Da limitare.

CONCORRENTI: siamo sicuri che ripagare i “morti di fama” con la popolarità a tutti i costi sia la moneta giusta per “riumanizzarli” agli occhi dei telespettatori?! Spaesati, poco convincenti, ripetitivi, assai prevedibili… sembra di rivivere, a distanza di tempo, le loro gesta eroiche nei vari Grande Fratello e Pupa, omini diventati ibridi e scarsamente originali, ormai non più in grado di stupire per le proprie peculiarità mediatiche (George arrogante, Veronica panterona, Maicol effervescente). Alcuni, come Sergio Volpini o l’eliminata Nora Amile sembrano addirittura infastiditi da alcune fasi del gioco (nè una risata, nè un accenno di appello al pubblico per fargli guadagnare punti vita). Forse non avevano ancora capito dove si trovavano, ed erano alla disperata ricerca di qualcuno che gli spiegasse come funzionava la macchina organizzativa di uMan.

GIOCHI: ottima l’idea di riportare i primi videogames che hanno fatto il boom di vendite negli anni 80′ (e che tuttora rimangono fisse nell’immaginario collettivo dei giovani). Le versioni “casareccie” di Pac Man e Android hanno contribuito a dare una boccata d’aria ad un ingranaggio che faticava a carburare. Sono stati anche accontentati gli orfani de La Pupa e il Secchione con la piccante doccia a due (prossima settimana il sexy car wash?!) e gli ossessionati da divi da reality con il tiro della torta in faccia. Non male, no?!

REGIA: imbarazzante. Le inquadrature, spesse volte, non catturavano i momenti di maggior impatto goliardico come la discesa dal tubo dei concorrenti, sostituita dal viso sbigottito di Forest alla continua ricerca di un aiuto per portare a casa la puntata. Sicuro che non stavamo assistendo alle prove generali del reality?

TELEVOTO: siamo certi che, in tempo di crisi, qualcuno spenderebbe un euro per vedere un ex concorrente ricoperto di vernice o adagiato su un comodo letto a discapito dei suoi compagni di viaggio? Non sarebbe meglio agevolare il webvoto per rendere il tutto più interattivo senza troppo spreco di denaro?!

CHIUSURA NOTTURNA: un pò di rispetto per il pubblico da casa no?! Terminato a notte fonda (dopo l’1), uMan rischiava di essere una splendida appendice di Mattino Cinque. Cari autori, non si usano questi stratagemmi per qualche punto di share in più… mica siamo a Sanremo?!

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