Uomini e Donne, Marcelo Fuentes: “Sono italiano, perchè lo stato non lo riconosce?”

Marcelo Fuentes, ex tronista di Uomini e Donne, è nato a Santiago del Cile il 12 Aprile 1974. Si è trasferito in Italia a 12 anni insieme ai genitori e ha iniziato a 20 anni, quasi per caso, la carriera di modello e indossatore a Milano. Ora il bel cileno è simbolo di una parte di giovani italiani, abita a Roma, ma non ha ancora la cittadinanza italiana e tuttora vive e lavora nel nostro paese con una carta di soggiorno. Nel suo caso, quindi, non sono bastati 27 anni, Per lo stato, non è italiano.L’ex tronista, in un’intervista a Frontierenews.it, parla dei suoi primi tempi in Italia:

Ricordo ancora il primo giorno che sono arrivato a San Benedetto del Tronto, all’inizio ho avuto difficoltà a integrarmi, ma, imparata la lingua, è stato facile costruirmi una vita qua.

Marcelo, pur non rinnegando le sue origini, si sente italiano e vorrebbe che questo fosse riconosciuto anche dallo stato:

Sono italiano, perché lo stato non lo riconosce? Sono tornato in Cile due volte in 27 anni. Ma, da quando ero piccolo, mi sono formato qui. Ho tutte le usanze del tipico italiano: vado al bar per parlare di calcio, non perdo una puntata della Domenica Sportiva, bevo caffè. Più di così che devo fare? Devo questo anche ai miei amici dai quali ho assorbito il meglio di questo paese che amo e di cui mi sento parte.

Fuentes è un sostenitore della campagna, L’Italia sono anch’io, ed è pronto ad impegnarsi in prima persona per questa causa:

L’Italia dovrebbe aderire a questa proposta di legge. In altri paesi è tutto più agevolato. Inoltre anche gli italiani sono emigrati tanto tempo fa e dovrebbero capire l’importanza della campagna. Alla fine anche loro sono diventati cittadini di altri Paesi.

L’ex tronista aggiunge:

Se uno straniero sbaglia deve pagare al pari di un italiano, ma se cresce, paga tasse, lavora onestamente perchè non deve avere la cittadinanza? Perché deve restare un fantasma? Un cittadino di serie B? L’Italia è un paese importante e dovrebbe far da testa a queste iniziative in Europa, non da coda, anche perché, secondo me  le cosiddette Nuove Generazioni Italiane sono un arricchimento per il paese.

Marcelo vuole mettere la sua popolarità al servizio della campagna l’Italia sono anch’io:

Il momento più umiliante è quando devo andare negli uffici della questura a rinnovare il permesso di soggiorno. Lì ti fanno sentire straniero. Tra l’altro, grazie al successo che ho riscosso nel mio lavoro di modello e, in particolare, in televisione, molti ragazzi che vivono in Italia ma con origine come le mie in America Latina, mi hanno cercato, chiesto aiuto e consigli. Loro mi vedono come uno che ce l’ha fatta. In realtà, se è vero che nel lavoro ho avuto fortuna, oggi ci tengo molto a risolvere questa questione. E se quel poco di popolarità che ho acquisito può servire a qualcosa, io mi metto totalmente a disposizione per la campagna l’Italia sono anch’io.

Speriamo che, in questo caso, la popolarità possa servire per una giusta causa.

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