Amici 9 daytime 17 marzo, le emozioni del nono serale nelle parole di Emma, Stefano e Pierdavide

 Alcuni professori giudicano le prove del nono serale. Loretta Martinez è soddisfatta dell’esibizione di Loredana in Albachiara di Vasco Rossi. Emma, invece, è risultata poco convincente persino nel suo inedito, Calore, specialmente sulle note basse. Grinta ed interpretazione efficaci nonostante non avesse rispettato alcune regole tecniche per rendere al meglio brani emotivamente complicati come Spaccacuore di Samuele Bersani.

Il maestro Sergio La Stella commenta negativamente la performance di Pierdavide su My Heart will go on di Celine Dion, scelta dalla Sugar per mostare il talento di Matteo. Il cantautore dei Bianchi ha steccato in tenuta vocale in un pezzo non proprio congeniale. Su Salirò di Daniele Silvestri, il pubblico da casa ha giustamente premiato il lirico, notando lo spirito divertente della sua rivisitazione.

Grazia Di Michele è entusiasta degli ottimi risultati ottenuti dal suo pupillo in Di Notte, ultimo estratto dal primo Ep di Pierdavide. L’insegnante riconosce le potenzialità stilistiche de La Promessa, l’inedito di Matteo, che verrà fuori con il tempo. Steve incoraggia i ballerini della scuola nell’affrontare stili diversi di danza per dimostare la propria versalità.

Stefano è al settimo cielo. Non riesce ancora a capacitarsi di aver ricevuto un contratto di lavoro presso la compagnia teatrale Complexion. Emma è incredula dopo il duetto con Anna Oxa, un mito della musica leggera italiana. La cantante dei Bianchi è onorata di aver cantato assieme all’interprete di Quando nasce un amore. Pierdavide è emozionato nell’aver percepito che il suo nuovo singolo è stato facilmente assimilato dal pubblico in studio.

Matteo è infastidito dal fatto che il suo discografico Senardi non l’abbia difeso dalle malelingue dei giornalsti, che insinuavano che i brani fossero stati scelti per danneggiare Pierdavide. I Bianchi non accettano l’atteggiamento da vittima, assunto dal lirico dopo essere stato sconfitto dal suo diretto avversario.

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