Amici, Catello Miotto: “A farmi uscire dall’incubo, è stata la mia compagna”

 Catello Miotto, accusato di avere stuprato l’ex moglie di un amico, racconta a Visto l’evolversi della situazione che l’ha visto protagonista ma in modo negativo ed esprime la sua contentezza nel dichiarare che si sta dimostrando la sua innocenza attraverso delle prove concrete.

L’ex ballerino di Amici, ricorda i momenti cruciali di quella sera:

ero uscito per andare in discoteca, ma non mi avevano fatto entrare perchè avevo la giacca. Cosi ho bussato alla porta di un amico, ma lui non c’era. Mi ha aperto la sua ex moglie che era lì per accudire la figlia malata. E’ stata lei a provarci e cosi abbiamo fatto l’amore. Mentre eravamo a letto, è arrivato il mio amico. Lei, per giustificarsi e non perdere l’affidamento della figlia, ha detto che l’avevo violentata. Quando sono arrivati i carabinieri e mi hanno arrestato non ci potevo credere.

Catello aggiunge adesso:

sono contento di far sapere che finalmente le cose stanno tornando a girare per il verso giusto.

Ne spiega anche il perchè:

la Procura ha depositato le perizie dalle quali si evince che c’è stato un rapporto sessuale assolutamente consenziente. Sul corpo di quella donna non sono state trovate tracce di violenza.

Catello, che ha una compagna ed un figlio, racconta anche come è riuscito a farsi perdonare da lei:

l’ho corteggiata e le ho chiesto scusa un sacco di volte. Dopo mamma è la persona che mi conosce meglio. In cuor suo sapeva da sempre che non potevo aver fatto le cose di cui ero accusato.

Per poter iniziare una nuova vita, il ballerino si è trasferito con la compagna Imen da Viterbo a Fano:

innanzitutto perchè Viterbo non mi è mai piaciuta. Ho bisogno del mare per essere felice. Poi siamo a due passi da Rimini e Riccione, e soprattutto d’estate è facile lavorare come ballerino.

L’ex ballerino si augura una serenità anche dal punto di vista lavorativo, sperando che Maria De Filippi lo faccia lavorare come postino a C’è posta per te. Magari la sua richiesta verrà accolta. Mai dire mai..

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