Emergent Music Contest 2010: intervista ai Kaloma

Torniamo ad occuparci dellEmergent Music Contest 2010: dopo aver intervistato Francesca Fagiani, vincitrice della categoria canzone tormentone, abbiamo posto le stesse domande ai Kaloma, il gruppo che, con il brano Cerco, si è aggiudicato il premio della critica.

Che valore ha la musica per voi?

E’ ricerca delle proprie radici musicali e culturali. E’ alchimia di un gruppo di persone che insieme riescono a creare, a condividere e trasmettere valori ed emozioni.

Quale è il problema della musica italiana?

Troppe canzonette d’amore dal ritornello facile, pochi autori. Troppi pseudo artisti che cercano la fama a tutti i costi. Si dovrebbe dare un pò più di spazio all’originalità, scegliendo dei percorsi artistici che portino ad una crescita musicale, e non soltanto ad interessi commerciali.

La pirateria è un problema reale?

Certo che lo è, la pirateria informatica è la piaga della musica, milioni di mp3 al giorno vengono scaricati gratuitamente tramite software Peer to Peer, danneggiando chi produce e vive di musica.

Realmente allo stato attuale si sta facendo poco o nulla per contrastarla. Di contro i prezzi alti dei CD e i troppi guadagni della major a discapito di artisti e consumatori.

Cosa vorreste trasmettere con la vostra musica?

I Colori,i suoni, i sapori e le contraddizioni della nostra terra.

Il vivere quotidiano e l’integrazione con le altre culture, visto che ormai stiamo diventando delle città multietniche. Nuovi orizzonti di comunicazione e creatività.

Questa mescolanza di culture non fà altro che migliorare le nostre conoscenze, portandoci verso una nuova realtà che è la contaminazione musicale.

Perché qualcuno dovrebbe acquistare un vostro album?

Perché si trattano temi sociali, si parla di storia, immigrazione, tradizione, “una fotografia in bianco e nero della Sicilia inizio ‘900, ingiallita dal tempo e restaurata a colori”. Nella nostra musica si percepisce l’allegria, la rassegnazione e la rinascita del popolo siciliano, temi trattati sempre con una certa autoironia.

Cosa trasmette la musica italiana?

Personalmente non riesco ad ascoltare molto della musica italiana, tranne grandi autori come Gazzè, Fabi, Silvestri, Battiato, Bersani , Fossati…. questi artisti sono l’esempio di cosa dovrebbe trasmettere la musica italiana.

La musica straniera è meglio della nostra?

Non credo. In Italia ci sono tantissimi artisti sconosciuti, che fanno dell’ottima musica, così anche all’estero. L’unica differenza è che all’estero ci sono molte più possibilità e spazi per emergere rispetto all’Italia.

Quanto conta Internet nel futuro della musica?

Internet è un mezzo di comunicazione fondamentale per la divulgazione e la vendita della musica.

Oggi si riesce ad avere un piccolo spazio nell’oceano multimediale, si possono vendere cd, raggiungere persone e luoghi impensabili, e conoscere realtà musicali sino ad adesso sconosciute.

Perché avete partecipato all’Emergent Music Contest?

Per fare conoscere il nostro progetto musicale ad un pubblico più vasto. Per confrontarci con altre realtà e altri musicisti, credo sia questo il modo per potersi migliorare. La competizione non è fine a se stessa, bisogna sapere ascoltare con umiltà cosa pensano gli altri della propria musica.

Che valore ha per voi che la vostra canzone, Cerco, sia stata valutata la migliore dalla giuria di qualità del Contest?

Per noi è stata una bella sorpresa, poiché è stata valutata da professionisti del settore, persone che vivono giornalmente di musica. Il brano Cerco è nato da un sogno, e credo che quest’atmosfera siamo riusciti a trasmetterla.

Quale è stato il più bell’apprezzamento che avete ricevuto e quale il più brutto giudizio espresso sulla vostra musica?

Il più bell’apprezzamento l’abbiamo ricevuto a Torino in un locale durante uno spettacolo da un ragazzo cieco, che mi disse che non era mai stato in Sicilia, ma quella sera eravamo riusciti a fargli sentire i profumi della nostra terra.

Il giudizio più brutto sulla nostra musica, l’abbiamo ricevuto dalla critica del contest da chi ha detto, che il brano “Cerco” da noi proposto suonava come la “nuova compagnia di canto popolare vent’anni dopo. Già sentiti.”

Con umiltà accettiamo la critica, e in un certo senso ci fa anche piacere essere paragonati ad un gruppo storico della musica popolare italiana. Le critiche negative sono il nostro nuovo punto di partenza.

Quali sono i vostri progetti futuri?

E’ in progetto la ristampa del Cd Autoprodotto ” EL VINO ESTABA ALGO AGUADO ” del 1999, ed entro la fine dell’anno sarà pubblicato il nuovo CD “OMBRE”.

Stiamo ultimando i preparativi per degli spettacoli Live in giro per la Sicilia, un minitour promozionale all’estero e la partecipazione a Concorsi e Festival Nazionali.

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