Emma Marrone: “Mi è toccato il giusto, diciamo, perché ho faticato da morire”

Emma Marrone è pronta, prontissima per il Festival di Sanremo, il primo dell’era Carlo Conti che la vedrà sul palco accanto ad Arisa e a Rociuo Munoz Morales.

E intervistata da Il Secolo XIX racconta il suo approccio al Festival e alla sua carriera. 

Devo ringraziare mamma perché quella del ‘broncio naturale’ è un’idea sua. In realtà sono la ragazza più divertente del pianeta. Però è vero che essere un po’ malinconica, pensierosa, con la testa fra le nuvole, mi fa sembrare scorbutica. Forse dovrei starci un po’ attenta…

Ha detto la cantante che spiega il suo rapporto con il successo.

Mi ritengo più intelligente che gelosa. Per quello che ho fatto, partendo da zero. Senza eccessi, mi è toccato il giusto, diciamo, perché ho faticato da morire. E non è che la vita ti regali qualcosa, semmai è il contrario…

Come sempre la cantante ammette di essere in qualche modo influenzata dal giudizio del pubblico.

In realtà do molto peso ai giudizi del pubblico, di critici e giornalisti ma ho imparato a non soffrire quando sono particolarmente crudeli o feroci. Ora riesco a perdonarmi anche degli errori… Su di me sono state dette molte cattiverie e io ho sempre risposto con i fatti, con il mio lavoro.

Anche se è particolarmente orgogliosa di non essersi mai piegata.

Non ho mai voluto essere quello che volevano gli altri. Ho accettato compromessi artistici senza violentarmi. Emma ce l’ha fatta anche senza i tacchi a spillo. Ho detto più no che sì.

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