Fulvio de Giovanni, La pupa e il secchione 2, a Mondoreality: “Non ho dovuto mandare candidature, mi hanno cercato loro”

 Chi eri prima di partecipare a La pupa e il secchione?

Ero esattamente quello che sono adesso, un ragazzo intelligente che coglie le opportunità che gli si presentano e che ne trae il maggio beneficio possibile. La trasmissione è stata una meravigliosa parentesi nella mia vita che mi ha dato modo di fare esperienze non accessibili a tutti e conoscere un mondo nuovo col quale confrontarmi, ma non ha cambiato quello che sono, perchè ho sempre vissuto il prima il dopo e il durante con la consapevolezza che la mia vita mi piaceva già e che non sarebbe cambiata dopo una trasmissione televisiva.

Se tu potessi, cosa cambieresti del tuo passato?

Beh probabilmente avrei seguito le mie passioni in maniera più intensa: quando ero più piccolo suonavo qualche strumento, scrivevo canzoni, racconti e poesie. Oggi mi rendo conto di aver sacrificato molto delle mie inclinazioni a vantaggio dello studio, ma credo che sia presto per tirare le somme… magari fra qualche anno sarò un brillante manager.

Perchè hai deciso di partecipare al reality?

Ho partecipato perchè mi è stato proposto proprio mentre stavo annoiandomi parecchio: non ho inviato candidature, anzi, conoscevo a malapena il nome della trasmissione, ma quando mi hanno chiesto di fare il provino mi sono ricordato che nella vita se ti si presentano delle opportunità bisogna coglierle, perchè un motivo deve esserci e anche se oggi non è mi ancora chiaro quale esso sia mi guardo indietro e sono contento, perchè mi sono divertito tantissimo!

Questa avventura ti ha cambiato in qualcosa?

Come ho detto prima non ha assolutamente cambiato il mio modo di rapportarmi alla vita, ha cambiato però qualcosa nella mia estetica, come ha scritto qualche giornale, de Giovanni si è “pupizzato”, e devo ammettere che un po’ è vero.  Da quando è finita la trasmissione mi sento più attento al vestiario e alla cura del corpo in generale, mi sono iscritto in palestra, mi faccio le sopracciglia e sono tutte cose a cui altrimenti non avrei pensato.

Ti sei mai sentito in imbarazzo, o pentito (magari di parteciparvi), durante il programma?

Bisogna dire che non conoscendo bene il tipo di format, parteciparvi è stato un po’ come saltare nel vuoto. Infatti ero convinto che ci fosse maggiore introspezione nel rapporto tra due mondi così differenti, invece molto spesso era un pretesto per far ridere e basta. Ho provato sincero imbarazzo quando alcuni dei secchioni venivano trattati come degli zerbini, o quando dimostravano di aver perso ogni lucidità a causa dei modi melliflui delle pupe. Ridere di una persona appesa come un salame con i vestiti da supereroe è un conto, un altro è ridere dell’incapacità che ha un uomo di rapportarsi al gentil sesso, che però in quella trasmissione non mi sembrava affatto “il sesso debole”. Soprattutto, sono deluso dal modo in cui spesso appariva il rapporto secchione/pupa. Quello che si è visto in tv ha documentato un rapporto a senso unico, cioè il secchione che veniva bistrattato da donne arroganti e seminude. Nel mio caso (ma anche in altri) ad esempio era molto diverso: era la pupa ad essere esasperata per l’atteggiamento che assumevo, più o meno volontariamente, e, perdendo lucidità, ha commesso azioni che poi non le hanno reso affatto merito.

Una caratteristica di questa edizione de La pupa & il secchione è stata (l’apparenza) ignoranza delle pupe. C’era secondo te qualcuna che fingeva?

Mi hanno confermato che è stata una caratteristica anche della scorsa edizione, quindi è una caratteristica del tipo di programma e non sarebbe potuto accadere di vedere Pasqualina che riconosceva e apprezzava il david di Michelangelo. Eppure vi assicuro che non tutte le pupe erano cosi’ ignoranti, erano invece abilissime nel mistificare e nel far ridere della loro ignoranza. La vera ignoranza è secondo me il non dare il giusto merito alla cultura: pur di apparire in tv non hanno riflettuto due volte nel chiamare “pastore” Dante Alighieri o a dire che Torino è bagnata dal Gange.

Quale era secondo te la pupa più attraente?

Senza dubbio la pupa più attraente è Francesca Lukasik. Purtroppo con lei ho legato pochissimo ma è fuori dubbio che si tratta di una donna con “D” maiuscola, con la quale potresti parlare di reggiseni di similpelle come di poesie o di motori. Elena è una ragazza bellissima, ma che caratterino! Purtroppo è lunga la strada che porta una “sventola” a diventare una donna… ma tanto oggi il mondo non ci fa caso.

Hai condiviso parte della tua avventura con la pupa Elena. Si mormora anche che tra di voi ci possa essere qualcosa in più di una semplice amicizia…

Con Elena c’è stata amicizia e qualche piccolo e non proprio sobrio avvicinamento. Oggi ci sentiamo sistematicamente e siamo sempre contenti di ritrovarci. Le mando un bacione.

Ultima domanda: quali sono i tuoi progetti futuri?

A dire il vero non ci ho pensato con precisione: mi lascerò ispirare dall’estate. Credo che comunque comincierò un master o una specializzazione compatibilmente con i miei orari di lavoro, oppure vorrei fare esperienze di lavoro all’estero. Ovviamente se c’è da divertirsi un altro poì nella “giostra televisiva” credo che qualche altro giro lo farò volentieri ma… senza strafare!

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