GF City, ingranaggio di una macchina chiamata Grande Fratello

Il Grande Fratello City viene raccontato con grande puntualità su Vanity Fair dalla giornalista Enrica Brocardo, che è andata a tastare di persona la versione Light del Grande Fratello.

La giornalista spiega che per entrare nella casa live bisogna riuscire a passare il casting convincendo gli autori di essere meritevoli svolgendo una prova chiamata disposti a tutto, che consiste nel cantare, balalre o fare spettacolo per qualche secondo.

Una volta entrati nella casa itinerante i concorrenti devono riuscire a rimanerci, non facendosi nominare dai compagni. In caso di parità nelle nomination sono nuovamente gli autori a decidere chi eliminare e chi tenere (è così fino alla fine). Il pubblico presente, dunque, non vota al contrario di ciò che era stato detto precedentemente dagli organizzatori.

La Brocardo, al GF City ha incontrato Gianluca Zito che le ha rivelato di non essere pagato per la sua partecipazione, perché rientra negli impegni assunti nel contratto col GF e le ha spiegato che i soldi li fa grazie al suo agente Lele Mora che gli gestisce le serate a pagamento. Gianluca si autodefinise:”Un prodotto, una putt..a.

La giornalista in un articolo è riuscita perfettamente a riassumere l’intero percorso nel mondo del GF: si parte come aspirante, si cerca in tutti i modi di partecipare, si partecipa e si diventa un prodotto che deve essere acquistato!

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