Luca Jurman contro le case discografiche che rovinano i talenti

Luca Jurman, impegnatissimo tra lezioni e presentazioni del suo libro Vocal Classes – L’evoluzione nel canto, ha parlato di musica, cantanti e talent in un’intervista rilasciata al Corriere del mezzogiorno: per l’ex insegnante di Amici, Alessandra Amoroso è un esempio da seguire, perché nonostante sia riuscita a sfondare, continua a studiare, cosa che molti ex talent non fanno:

molti dopo non vogliono più studiare, o continuano a non studiare perché non l’hanno mai fatto. Il problema è che intorno c’è troppo pressing. Nessuno può raggiungere certi livelli senza allenamento. Grandi come Steve Wonder continuano a esercitarsi e a migliorarsi tutti i giorni.

Secondo Jurman i talent peccano nei confronti dei ragazzi:

Penso sia più importante far crescere i ragazzi ed educarli al fatto che quando saranno fuori dovranno continuare a studiare, senza smettere mai. Invece quando finisce la trasmissione tutti, o quasi, pensano di essere già arrivati.

La responsabilità di questa mancanza è dei discografici:

Ormai vogliono sostituirsi alla formazione artistica. Non l’hanno mai fatto e non vedo perché debbano farlo adesso, visto che di istruzione e didattica non sanno nulla. E’ come chiedere a un insegnante di canto di fare il discografico. La verità è che vogliono tagliare fuori figure che ritengono ingombranti, a partire dal produttore artistico. Il gioco si sta facendo pericoloso. E alla fine ci rimettono i ragazzi.

Jurman, infine, dubita di poter tornare ad insegnare nella scuola televisiva di Amici, o almeno questo è ciò che si intuisce dalla sua risposta:

Non lo so. Spero che cambi qualcosa. Me ne sono andato prima della fine, durante la scorsa edizione, perché non mi piaceva il sistema. Non vedo perché dovrei accettare una situazione uguale a quella di allora.

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