Marco Mengoni: “Aspettavo un confronto diretto con Morgan, ma non c’è mai stato”

 Marco Mengoni, che dopo il successo ottenuto nei palazzetti da domani inizierà il tour nei teatri, parla del suo nuovo album, del coreografo Luca Tommassini, di Morgan , di Lucio Dalla e dei talent, che hanno sostituito il lavoro delle case discografiche.Il cantante, in un’intervista a Leggo, spiega il perchè ha scelto il teatro:

Perché il teatro è il luogo ideale per l’ascolto, questo nuovo tour riscopre la musica delle mie origini, molto più istintiva, meno pop, sono finito inevitabilmente a riscoprire la musica che ascoltavo da bambino, r‘n’b.

Mengoni si sente un ricercatore:

I brani dei miei album e la musica che più mi piace, dai Beatles a Elvis, dai Queen fino ai Planet Funk. Musicalmente mi sento un ricercatore, un esploratore. Sa quelli che provano a imitare la formula della Coca Cola e non ci riescono? Io non voglio fare questo, voglio assorbire le musiche differenti e realizzarne una mia che sia continuamente aggiornata.

Marco commenta le polemiche sollevate dal coreografo Luca Tommassini, che gli ha indirizzato delle lettere aperte:

Non so bene perché lo abbia fatto, chiamerò Luca, come faccio con le persone che con cui ho legami. Non mi interessa rispondere alle critiche in pubblico.

E su Morgan dice:

Non l’ho più visto né sentito. Ho aspettato a lungo un segnale, dopo che mi ha accusato di plagio, aspettavo un confronto diretto ma non c’è mai stato. Lo reputavo una persona che aveva ancora molto da insegnarmi.

Mengoni pensa che Lucio Dalla avrebbe dovuto essere immortale:

Era un vulcano in eruzione, ascoltava tutto. Alcune persone dovrebbero essere immortali.

Secondo il cantante i talent hanno sostituito le case discografiche:

I talent hanno sostituito il lavoro delle case discografiche, che non credono più nei giovani. Sa quante porte in faccia mi hanno sbattuto prima di finire a X Factor? Devo molto allo show ma sono un prodotto di me stesso, faccio cose di testa mia, mi piace creare, entrare nelle canzoni e metterci sempre un po’ della mia follia.

Marco, la sua creatività e la sua follia da domani li potrete incontrare in un lungo tour teatrale.

 

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