Paolo Meneguzzi sui talent show: “Possono rivelarsi utili per i giovani cantanti”

 Da veterano della musica leggera italiana (ed una lunga carriera alle spalle come performer), Paolo Meneguzzi racconta i propri esordi artistici a Visto:

Ho debuttato molto prima dei dieci anni. E’ successo in un programma di Ettore Andenna su Antenna 3 dove, all’età di sei anni, ho intonato una canzone dello Zecchino d’oro dal titolo “Attacca al chiodo quel fucile”. Fu un’esperienza drammatica per me, ero immobilizzato dalla timidezza.

Un successo che, però, è tardato ad arrivare:

Al concorso Una voce per Sanremo, che qualche tempo fa portava un giovane a partecipare al Festival mi presentai con una canzone inedita ed ero molto imbarazzato perché non era il mio genere. Stavano per scartarmi, ma all’ultimo momento mi chiesero di interpretare un brano che conoscevo bene. Si ricredettero, e mi diedero l’opportunità di partecipare. Vinsi una prima selezione, poi fui scartato nelle finali.

E a proposito dei talent show come valida opportunità per giovani cantanti di sfondare nel campo della musica rivela…

Possono rivelarsi utili sia i concorsi classici che un talent show, l’importante è crederci e fare le cose per bene.

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