Sara Tommasi è stata violentata in Florida?

 La vicenda Sara Tommasi sembra essere davvero senza fine. Dopo aver appreso che il secondo film porno è stato sequestrato, si scopre che la soubrette italiana sarebbe stata violentata qualche tempo fa. L’orribile episodio sarebbe accaduto in Florida dove alcuni uomini l’avrebbero sequestrata, drogata e a turno abusato del suo corpo.

Il fatto sarebbe emerso da poco, come fa sapere il numero del settimanale Oggi in edicola domani, grazie alla psicoterapia. Sara vorrebbe denunciare i responsabili alle autorità americane e alla Procura di Roma. Alfonso Luigi Marra, il suo avvocato fa sapere:

In base al suo racconto la Procura di Salerno ha individuato tre ipotesi di reato: sequestro di persona, somministrazione di sostanze, violenza sessuale.

Una piccola considerazione: Marra gira ancora intorno alla Tommasi? Ma lei non aveva detto di aver tagliato i ponti con le “amicizie sbagliate”?

1 commento su “Sara Tommasi è stata violentata in Florida?”

  1. Di seguito alla canzone di Flycat, ascolta Marra, in Parlamento Europeo, nel 1995, sulla riforma europea

    Cacciamo i mercanti dal tempio seguita poi dall’intervento dell’On. Marra al Parlamento Europeo per la riforma istituzionale europea. -> guarda il video e ascolta
    Dopo la canzone di Flycat ascolta l’intervento, del 1995, dell’On. Alfonso Luigi Marra, all’epoca parlamentare europeo e Coordinatore per il suo gruppo politico della Commissione Istituzionale, contro l’Onorevole Bourlange per avere costui fatto fallire la Conferenza Intergovernativa per la riforma istituzionale europea nella direzione tracciata da Marra (vedi il documento del 16.11.1994, n. 28, appunto intitolato: Riforma della struttura giuridica ed istituzionale dell’Unione Europea). Una riforma, quella voluta da Marra, rivolta ad ottenere il riconoscimento ai deputati europei del potere di iniziativa legislativa, e al Parlamento europeo del potere di promulgare le leggi. Poteri che non hanno nemmeno oggi, e la cui mancanza fa del Parlamento europeo null’altro che un parlamento/alibi funzionale solo a coprire le decisioni della Commissione e del Consiglio, che oggi come ieri sono al servizio delle banche, che sono da sempre il vero legislatore europeo.

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