Uomini e Donne, Gemma Galgani e Giorgio Manetti: il testo integrale della lettera

Le seguitissime vicende di Gemma Galgani e Giorgio Manetti, protagonisti del trono over di Uomini e Donne, sono approdate in prima serata su Canale 5 con una puntata speciale dove la donna ha dato al suo amato una sentitissima lettera fino ad allora gelosamente custodita.Purtoppo però alla vicenda manca il lieto fine visto che il cavaliere ha preferito non riaprire una storia già chiusa. A seguire, vi proponiamo il testo integrale della missiva.

Caro Giorgio, ho deciso di scriverti una lettera per dirti una volta per tutte quello che provavo mentre eravamo insieme, quello che ho provato dopo il 4 settembre quando ho deciso che dovevo lasciarti, e quello che provo ancora adesso per te.

Ti ho amato senza condizioni, di quell’amore gratuito che generalmente si investe nel rapporto tra un genitore e un figlio. Ho trascorso otto mesi come una geisha, dedita ad accontentare per quanto possibile ogni tuo piccolo e grande desiderio. Ho vissuto per te, ho trascurato e messo da parte gli affetti più cari. Non riuscivo ad addormentarmi se non ricevevo la tua telefonata una volta che rientravi a casa. Ero sempre disposta a raggiungerti ogni qualvolta volevi accogliermi nella tua città. Tu eri il mio mondo e il mio Eden sulla Terra, eri tutto.

Quando ami con questa intensità sei disposto a fare qualsiasi cosa per amore, anche a trasformarti nel famoso ‘zerbino d’Italia’, e io ho continuato ad amarti con questa modalità totalizzante, irrefrenabile. Non ne conoscevo altre. Colui che ama di più è inferiore e deve soffrire, però purtroppo amore e sofferenza crescevano così di pari passo e di pari intensità con la staticità del nostro rapporto, perchè io credo che tu sappia bene che cosa intendo dire quando dico che stavo camminando sul filo fra dolore e desiderio in cerca di amore, Giorgio, del tuo amore. Solo amore volevo. Io conservavo nel cuore la speranza di essere corrisposta prima o poi, di poter far crescere la nostra storia. Ero completamente annullata e pervasa da te, potevo forse sfiorarti una mano, guardarti negli occhi, respirare il tuo profumo e dirti che non riuscivo a portare avanti la nostra storia. Penso che sia soltanto questa la mia colpa, la mia debolezza, la mia fragilità, forse il mio disorientamento totale di fronte alla tua persona e a quello che significavi per me.

Ho poi tentato di riprendermi sotto ogni punto di vista e persino di aprirmi a nuove conoscenze con l’illusione di voltare pagina e lasciarmi alle spalle una storia meravigliosa, tenendo stretti nel cuore solo i ricordi belli, e non era difficile perchè erano veramente tanti, Giorgio. Poi è successo che balliamo insieme, quasi per caso, e quasi per caso proprio il giorno di San Valentino. Appena ti sei avvicinato mi sono sentita come un’adolescente imbranata, imbarazzata. Ero rigida come se fosse stato il primo incontro quando mi hai stretta a te così vicino alla tue labbra e devo dirti che sinceramente è stato forte il desiderio di baciarti, direi incontenibile. Tutto questo è quello che ho pensato in quel momento, mentre tu invece mi sei sembrato molto sicuro di te e… indifferente.

Da quel momento non so spiegare il motivo, è come se il tempo che ci ha diviso dal 4 settembre si sia annullato di colpo. Oggi resta soltanto un cuore spezzato, perchè il mio lo è ancora, e con molta umiltà mi permetto di dirti che non credo tu sappia pienamente trasmettere amore. Il 4 settembre hai detto di esserci rimasto male, che ero stata dura, che ero l’unica donna con la quale avresti lasciato la trasmissione. E allora io mi chiedo: perchè accettare e subire così passivamente la mia decisione, perché non aver fatto nessun minimo gesto per recuperare il nostro rapporto, e quello che è peggio è perchè non hai neppure sentito la necessità di un chiarimento più approfondito davanti ad un comportamento tanto insolito da parte mia? Era il comportamento di una donna innamorata e ferita che continuava a sopportare di tutto.

Io davvero mi domando come fosse possibile che tu sorridessi quando venivo definita uno scorfano senza capire che comunque l’offesa rivolta a me era un offesa anche per te che ad uno scorfano ti sei accompagnato per mesi rifiutando anche sirenette più giovani e attraenti di me.

Grazie comunque per la tua sincerità attuale, per tutto quello che dici di aver avuto nei miei confronti. L’ho apprezzato moltissimo anche se non posso negare che non è quello che avrei voluto sentirmi dire. Sei una persona molto intelligente e intuitiva e quindi quello che ti ho scritto ti era già chiaro, ma devo dirti che mi mancherai come il mare, come le stelle, la luna e tutto quello che ho di più caro.

La loro storia sarà davvero chiusa per sempre?

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