X Factor 10, Manuel Agnelli: “Non credo nelle gare musicali”

X Factor 10 prenderà il via il prossimo 15 Settembre 2016, ma già volano stracci per l’edizione del decennale che si preannuncia all’insegna della polemica.

Manuel Agnelli, fra i nuovi giudici del talent, ha già ricevuto svariate accuse di essersi venduto al sistema avendo accettato la proposta di Sky. Ma lui non si sta e si difende.

Il fatto che mi debba giustificare per X Factor è grottesco. Mettiamola così: prima di tradirlo, io sono stato tradito dal mio mondo e dall’ideale alternative. La scelta di partecipare a X Factor è un segnale forte di rottura che voglio dare al mondo dell’indie. Io l’avevo scelto perché per me voleva dire libertà: non solo di fare la musica che volevo. Quell’ambiente è cambiato radicalmente, è diventato conformista, di più: fascista. Ci sono le tavole della legge: devi comprare quella chitarra, usare quel suono, dire certe cose. L’alternative rock è stato svuotato dei suoi signicati, è diventato moda, così come prima è successo al punk, alla new wave, al grunge. Ormai è solo una schiera di ghetti che vivono con i genitori e hanno scelto un costume, e se tu non lo indossi sei uno sgato. E io ho 50 anni e non ne posso più.

Ha detto intervistato da Vanity Fair. 

Non credo nelle gare musicali, non avrei partecipato al programma, ma accetto di fare il giudice e non ci vedo una contraddizione: io voglio portare la mia visione della musica in quel contesto.

Continua Agnelli che non nega di aver accettato la proposta anche per denaro.

I soldi sono tanti, me li merito, me li tengo e ci faccio quel c… che voglio. Ma voglio dire a chi mi critica che i soldi di X Factor io me li faccio con un tour. È da anni che non ho più bisogno di pagarmi il mutuo. Certo, per quattro lire non l’avrei fatto.

Conclude il cantante.

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