Noemi si racconta a Libero.it

Noemi, ex concorrente di X Factor, torna a far parlare di sè, raccontandosi in un’intervista a Libero.it. Il suo singolo Briciole, è  al primo posto tra i  più scaricati su iTunes. La cantante si sta rendendo conto di come siano cambiate radicalmente le cose e di come si senta apprezzata dalla gente che la ferma per strada.

Non ha nulla da recriminare a  Mara Maionchi, che ha  fatto una scelta giusta  nel portare Juri al suo posto nella finale di X Factor. Noemi, infatti, dichiara che si trovava senza energie, e che dodici settimane all’interno del programma erano state pesanti per lei, anche perchè in quel periodo non è  mai tornata a casa. L’unica persona che è riuscita ad incontrare il suo ragazzo, e ammette che non è stato un incontro piacevole, perchè per lei in quel momento era un estraneo. Per fortuna, come già detto in una precedente intervista, i due si sono ritrovati, ed il loro rapporto continua alla grande.

Noemi è stata contenta di uscire, di incidere il disco e che i quattro inediti scelti sono brani  che ha proposto lei. Il singolo Briciole, tra l’altro, l’aveva presentato nel 2007 a SanremoLab, ma la giuria di Pippo Baudo non l’aveva accettato. E’ stata una soddisfazione grande per lei sentirlo adesso in radio.

Si augurà che partirà un tour estivo di X Factor non solo per avere la possibilità di esibirsi insieme agli altri compagni d’avventura, ma perchè sarebbe soprattutto il suo ringraziamento per tutte le persone che l’hanno sostenuta. Degli altri concorrenti di X Factor, dice di essere rimasta in contatto con Ambra Marie e Serena, The Bastard Sons of Dioniso ed Enrico e di aver visto Matteo Becucci.

Noemi parla bene  del talent show, che è l’unica strada percorribile per emergere, ma il riferimento va soltanto ad X Factor, perchè Amici è  visto come un programma trash,  nonostante siano uscite bravissime cantanti, come Alessandra Amoroso e Karima.

Noemi conclude sostenendo che Juri, i Bastards Sons of Dioniso e Matteo, hanno fatto una scelta coraggiosa a portare dei loro brani sui loro dischi, rimanendo coerenti con il loro modo di essere. È una scelta che non semplifica la vita ma pensa che  abbiano fatto bene a comportarsi cosi.

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