The Glass House: nessuna restrizione per il nuovo show di ABC

I network ABC e CBS sono riusciti a ottenere una proroga che riguardava la restrizione chiesta per il nuovo reality The Glass House. Il nuovo show targato ABC, in molte forme simile a Big Brother, doveva essere bloccato per un certo periodo di tempo, anche se aveva già debuttato in questa settimana.

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Survivor Nicaragua: cast

 Nelle stagioni precedenti Survivor ha ospitato vari personaggi: gli eroi contro i cattivi, donne contro uomini e addirittura gruppi etnici contro altri gruppi etnici. Survivor Nicaragua è pronto per tornare per la ventunesima edizione sul canale CBS. E c’è già chi scommette che non mancheranno i colpi di scena nelle prove e delle vere e proprie battaglie generazionali.

Sì perchè durante le altre edizioni i concorrenti ci hanno abituato a considerare l’età come l’ultimo dei problemi, anzi a dire il vero era solamente un numero insieme a tanti altri. Quest’anno i 20 concorrenti saranno divisi in due squadre o tribù a seconda della data di nascita. Vediamo da chi saranno composte le due squadre.

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The Amazing Race: dodici Emmy per la corsa attorno al mondo

 All’inizio di ogni stagione il conduttore Phil Keogan incitava così i concorrenti: “Il mondo vi aspetta. Buona fortuna. Viaggiate con cautela. Via!” Infatti di fortuna ce ne vuole molta per questi gruppi di persone che devono percorrere delle tappe prestabilite con i vari mezzi che hanno a loro disposizione evitando di rimanere ultimi. Per questo devono dimenticare le serie infinite di voli in classe economica e gli incontri a sorpresa di una squadra di una gara podistica: alcune di quelle sfide “Roadblock” (prova che deve essere eseguita da un solo componente del gruppo come mangiare quasi due chili di carne dalla dubbia provenienza o essere imbragati in una caverna nel buio pesto!) presuppone una seria minaccia.

Per non parlare del pericolo potenziale che comporta l’essere faccia a faccia con, dice un bodybuilder lituano, chi davvero non vuole essere interpellato su dove andare per trovare le trappole per turisti. In inglese. Questo ed altro accade nel TAR, abbreviazione per The Amazing Race, dove i concorrenti devono superare delle prove inerenti alla cultura del paese nel quale si trovano.

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Circus of the Stars: dal 1977 il circo delle celebrities

Godetevi questo vecchio estratto da People dell’originale Circus of the Stars (andato in onda per la prima volta nel gennaio del 1977 e durato fino al 1994) nel quale si contano le vittime:

nel 1985 Charles Nelson Reilly subì una brutta ferita al fianco e si fratturò un braccio dopo che il carretto che stava cavalcando come parte del numero con un pony si rovesciò e lo lanciò per aria per poi cadere al suolo. Due anni dopo un leopardo morse al collo la ballerina Juliet Prowse mentre stava facendo pubblicità per lo show; ci vollero cinque punti per chiudere la ferita. Nel 1990 successe ancora, questa volta durante le prove. Mark-Paul Gosselaar, star della sitcom del sabato mattina Saved by the Bell su NBC stava cercando di domare l’altalena russa quando atterrò in malomodo fratturandosi lo sterno. Ciò lo forzò a rimanere nelle retrovie sia del Circus of the Stars sia del suo stesso show, il quale fu costretto ad una battuta d’arresto di tre settimane a causa delle ferite riportate.

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Kid Nation: bambini allo sbaraglio. Piovono le critiche

 Sembrano essere delle prove da adulti in tutto e per tutto le sfide che vengono proposte a questi bambini: prove dove si vincono le stelline d’oro e gare per diventare il leader della settimana. Se queste sono le uniche regole dello spettacolo, prepariamoci a vedere la totale anarchia di un gruppo di ragazzini allo sbando, senza genitori al seguito. Sarà per tale motivo che lo show è stato eletto come la “peggiore idea mai avuta” della rete CBS nel quale quaranta bambini devono stare in una città fantasma senza la supervisione degli adulti. Citiamo qui di seguito l’apertura della prima televisiva della serie:

Per favore alzate la mano destra e ripetete dopo di me: io giuro solennemente di essere venuto allo show televisivo Kid Nation perchè sostengo lo sfruttamento del lavoro minorile di Dickens per scopi di intrattenimento, in particolar modo quando si tratta di quelli televisivi. Accetto che tale sfruttamento possa includere (e non ne rappresenta solo un limite) il fatto di guardare i minorenni mentre cucinano, puliscono, marciano, piangono, cercano di prendere le lepri per alleviare la noia e/o il malessere, le urla, confabulare qualcosa, ancora del pianto, lamentarsi, piagnucolare, manifestare scatti d’ira e/o di spirito e bere un casuale bicchiere di candeggina.

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Survivor: i veri selvaggi sono proprio loro?

 Mandato in onda in vari Paesi del mondo, il format di Survivor è stato esportato dall’Inghilterra per approdare negli Stati Uniti nel 1992 con la prima edizione ambientata nel Borneo (Survivor: Borneo). Lo si può definire uno dei primi esperimenti (anche se in realtà non lo è del tutto visto il successo che ha avuto in Europa) per avvicinare il grande pubblico alla cosiddetta “reality television”.

Se pensate che vivere tra gli insetti e nutrirsi solamente di ciò che la natura offre valga la pena per aggiudicarsi il premio finale (di ben un milione di dollari!) allora state per assistere al reality show adatto per i vostri gusti. Ma dato che le critiche vanno sempre di pari passo con il successo di ascolti che il format ha riscosso in vari paesi oltre agli Stati Uniti, non bisogna dimenticare che i concorrenti non vi partecipano solo per provare cosa significhi vivere nell‘indigenza, ma anche per guadagnare una somma di denaro pari ai giorni di permanenza sull’isola. Per non parlare degli sponsor e dell’automobile tra gli altri premi.

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Paola Perego condurrà Survivor!

Paola Perego, dopo la non troppo brillante esperienza alla conduzione de La Fattoria 4, che era seguita al successo de La Talpa 3, dalla prossima stagione condurrà sei puntate di Survivor. A darne la notizia è Tv Sorrisi e canzoni, in edicola domani, che annuncia il ritorno del reality americano, per l’inizio dell’autunno su Canale 5, in attesa del Grande Fratello 10.

Ho parlato di ritorno, perché il reality della CBS, prima di ispirare L’isola dei famosi, è andato in onda anche da noi in versione “non famosa” su Italia 1 nel 2001, prodotto da Giorgio Gori e condotto da Benedetta Corbi (inviato Pietro Suber).

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Arranged Marriage, i matrimoni combinati diventano reality

Negli States arriva un programma che farà discutere: i produttori Jane Lipsitz e Dan Cutforth hanno pensato di realizzare un reality in cui si combineranno i matrimoni!

Cosa accadrà esattamente (fonte Corriere della Sera)? Quattro persone tra i 25 e i 45 anni, che non hanno trovato la loro anima gemella, verranno agevolati da amici e parenti, che cercheranno a loro insaputa il partner, per farli sposare. Le telecamere della Cbs seguiranno tutti i matrimoni e anche il seguito, per capire se l’esperimento è riuscito oppure no.

I produttori di Arranged Marriage assicurano sulla veridicità del programma:

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