uMan, Nora Amile a Mondoreality: “Quanti pregiudizi come ex Pupa! Spero che mi venga data la possibilità di tirar fuori le mie vere qualità”

 Abbiamo intercettato, Nora Amile, prima esclusa da uMan.

Ciao Nora. Come hai preso l’eliminazione di ieri sera?

Ti dico la verità, io ascolto molto i segnali nella vita e quindi credo che qualcuno lassù mi vuole tanto bene e mi potregge, che ha voluto non facessi questa cosa. Sono felice di essere stata eliminata.

In puntata, sei apparsa piuttosto spaesata quasi contrariata dall’atmosfera che si respirava in studio. Cosa è accaduto?

Ho avuto quasi 30 telefonate di persone che mi conoscono realmente, non so fingere, quello che sento dentro si avverte immediatamente sulla mia faccia. Tutti lo vedevano, anche gli opinionisti dicendomi: “Lo sai Nora, che sei venuta a fare?”. Io non vedevo l’ora di scappare ma non per la mancanza di stima nella produzione, persone con cui ho già lavorato benissimo… ho tanta stima per loro… dietro questo programma ci sono persone che si fanno il mazzo… hanno tutte esperienza, sono capaci. Il problema principale del format è gestito dal pubblico web, ed è normale che dopo un pò sfuggono di mano. Quando, inzialmente, mi hanno proposto di partecipare a questo nuovo reality, qualche perplessità c’era… sei la prima “cavia” ed è normale che sia tutta una sorpresa… tante cose possono cambiare da un momento all’altro. Credo che se fosse stato gestito dalla produzione sarebbe stato migliore.

Nel corso della diretta di ieri, è stato mostrato un video in cui hai avuto un diverbio con Siria e Veronica. Puoi spiegarci cosa è successo tra di voi?

Hanno fatto vedere proprio un secondo (anche se non è colpa loro), tagliando l’intero litigata. E’ normale che in un reality non venga mostrato tutto e nei tagli si mostra solo qualcosa di parziale. La discussione, in realtà, non è stata così forte… è stato solo uno scambio di pensieri e vedute… dopo due secondi ci siamo abbracciate ed è finita lì. Ora sono qui con Siria (De Fazio ndr) che ieri si è fatta male e non sta bene. Con lei, Veronica e Ramona ho legato tantissimo. Penso che la mia reazione sia dovuta allo stress… ci hanno tenuti una settimana isolati, staccati dai propri punti di riferimento, inseriti in un contesto con delle persone che non consci ed alcuni tirano fuori il peggio di te o di cui non ti fidi di tutti… credo allora che lo stress accumulato sia moltiplicato per mille. In quella situazione, mi ero appena svegliata… di solito, a casa mia, accendo lo stereo, faccio colazione, telefono spento ed ho bisogno di un’oretta e mezza per riprendermi nel senso di connettermi… ero appena scesa, dovevo ancora mangiare, sento Siria che si lamentava o meglio stava anche facendo una giusta lamentela facendomi notare: “Io in un gruppo, sono una persona timida, un pò chiusa… non spicco. Magari facendomi fare delle riprese in camera, può anche venir fuori meglio il mio io. In mezzo alla gente, invece, spicca più una Nora, che è casinista, molto eccentrica e fa ridere”. Devo dire, che questa cosa, io l’ho presa come se fossi il pagliaccio del gruppo e le ho risposto a tono dicendole: “Mi sono appena svegliata, non ho ancora mangiato, non mi va di essere tirata in ballo nei tuoi esempi, fai degli esempi parlando di te stessa e basta”. Per la troppa tensione, tutto è stato amplificato. Anche il pianto… tu non piangi per la discussione… è come un palloncino che tu gonfi, gonfi e gonfi e poi ad un certo punto, inevitabilmente, scoppia. Ti ripeto che, dopo mezz’ora, eravamo già in camera a scherzare di nuovo. Mi ha fatto piacere mettere i puntini sulle i perchè ritengono che le discussioni siano molto costruttive. Le persone che amo di più nella mia vita sono quelle con cui ho discusso maggiormente e credo che discutendo venga fuori realmente il proprio essere.

Non so se hai avuto modo di guardare un pò la televisione o sbirciare sul web, ma molti tuoi compagni d’avventura stanno già sbroccando per la mancanza di posate e sigarette. Credi che saresti riuscita a resistere ad una “cattività obbligata”?

No. Già dopo una settimana, sembrava che avessimo vissuto un pò il clima del reality anche se le telecamere hanno ripreso pochissimo. Già ero al limite e si vedeva. Caratterialmente, come sono io, la vivevo come se mi sentissi un pesce fuor d’acqua. Ma non perchè volevo fare la figa o mi sentivo superiore agli altri… ho vissuto una situazione del genere come un grande grande grande sacrificio. Sono una selvaggia, uno spirito libero… già se mi rinchiudi in una stanza, io inizio ad andare fuori di testa… ho bisogno di essere libera, nessuno deve dirmi a che ora devo mangiare, quando andare a dormire… sono cose che mi possono alterare.

Come mai hai scelto di partecipare nuovamente ad un reality dopo La Pupa e il Secchione?

Per una situazione economica. Sono fuori di casa da quando avevo 15 anni… non ho alcun rapporto con chi mi ha messo al mondo… mi sono sempre mantenute con le mie sole forze… non ho mai chiesto nulla a nessuno. Ho partecipato a questo reality per uno scopo economico… la gente potrebbe dire: “Perchè non vai a lavorare?!”. Io potrei anche andare a lavorare all’Esselunga, ma se mi venisse data l’opportunità di pagare l’affitto e mangiare lo farei. Mi costa tantissimo fare televisione perchè è un mondo che non mi appartiene… sono una spugna e assorbo e mi sono resa conto che, in giro, c’è tanta ipocrisia. Siamo in Italia (e non sono l’unica che espone questo problema) non ti permettono facendo un lavoro normale di poterti mantenere, mangiare e sopravvivere. Partecipando ad un reality, ti si aprono diversi meccanismi che ti permettono di guadagnare tanti soldini e poter un pò respirare.

Come avevi pensato di “riumanizzarti” agli occhi dei telespettatori?

Ho lavoricchiato, mi hanno dato la possibilità di fare delle cose molto carine in programmi con una vena molto comica. Con i comici mi trovo molto bene, perchè sono ironica, una provocatrice, perfetta per dei comici che ti mettono in mezzo. Mi sono divertita molto. Per quanto riguarda il termine riumanizzare, mi rendo conto che forse gli autori hanno scelto di utilizzare parole forti per catturare, fin da subito, l’attenzione del pubblico… il piccante va molto più del dolce. Non ci ho fatto molto caso, sinceramente. Speravo che questo reality mi desse la possibilità di farmi conoscere come Nora. Da sei anni a questa parte, ho fatto un lavoro su me stessa e continuo a farlo perchè purtroppo, visto che siamo la sofferenza del nostro passato, sono sola, cresciuta senza genitori, ho combattuto per costruirmi un angolo di serenità. E capita che può venire fuori tutta la rabbia di un passato burrascoso, che non è cattiveria. Il pubblico da casa, a volte, si sofferma sull’apparenza e non ha voglia di andare oltre. E’ normale che se mi metti davanti ad una telecamera in uno studio con altra gente che vuole apparire e ci sono delle persone che ti giudicano (perchè a giudicare sono tutti bravi a farlo) al di fuori, è facile essere cattivi (non parlo della produzione) senza nemmeno conoscerti. Ti metti sulla difensiva e tiri fuori un’aggressività per tutelare la mia persona perchè, solo io, so da dove arrivo… quando mi guardo allo specchio so chi sono e se magari questo mi viene contestato ci soffro… magari davanti alle telecamere urlo ed invece, poi mi chiudo in camera, ci soffro e piango. Vorrei che venisse fuori la mia vera personalità non solo la rabbia che viene fuori quando vengo attaccata e cerco di difendermi con le unghie e con i denti, sempre a spada tratta.

Quanto è difficile scrollarsi di dosso l’immagine di eterna ex Pupa nell’ambito lavorativo?

Ho avuto tanti pregiudizi. Per un anno, ho fatto assiduamente l’opinionista e qualcuno si è reso anche conto che, magari dietro a questa forte personalità frutto anche dell’immagine che mi hanno accollato gli altri, valgo qualcosa di più. Mi hanno dato la possibilità di esprimermi in altri contesti. Non la solita Nora sexy ma come una perosona normale, con una testa un cervello. Quando sono stata messa accanto a personaggi con un livello culturale più alto, queste persone mi guardavano dall’alto in basso per dire quasi: “Che ci fa questa che ha fatto La Pupa e Il Secchione”. La mia più grande soddisfazione, però, è che nel giro di dieci minuti, sono riuscita a far cambiare idea a tante persone. Vorrei che questo accadesse anche con il pubblico da casa.

Tirando un pò le somme sulle tue esperienze professionali, al di fuori del reality, rifaresti tutto?

Se fossi miliardaria no. Sai, tante volte non si sa cosa c’è dietro a delle scelte. La gente deve anche capire che se sei con le valigie in mezzo alla strada, nessuno ti dà un aiuto. Solitamente me ne frego del giudizio delle persone ma se si tratta di mangiare tutto quello che faccio è con dignità, senza eccessi o compromessi. Se dovessi partecipare ad un gioco in televisione, dove non viene comunque fuori la mia personalità, ma mi permette di vivere e pagare l’affitto per un anno, lo rifarei sicuramente.

Cosa ti auguri professionalmente dopo la breve esperienza di uMan?

Spero che mi venga data la possibilità di tirar fuori le mie vere qualità e di dimostrare a tutte quelle persone che mi hanno giudicato in malomodo che, dietro a questa donna, che può sembrare appariscente, egocentrica, aggressiva c’è una persona fragile e sicura di se stessa. Vorrei regalare agli altri quello che ancora non è venuto fuori di me ed un pò me ne dispiaccio.

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