Marco Stabile: “Un brutto incidente aveva segnato per sempre la mia vita”

 In un’intervista rilasciata a Dipiù Tv, Marco Stabile parla dell’esperienza vissuta a Uomini e donne e del motivo principale che lo ha portato a non lasciarsi andare del tutto con le sue corteggiatrici:

se avessi continuato a stare seduto su quel trono, non solo avrei preso in giro quelle ragazze che mi stavano corteggiando, ma avrei preso in giro anche me stesso. Insomma, in quel periodo era come se avessi paura di amare, di lasciarmi andare.

L’ex tronista aggiunge:

Certe cose ti segnano, certe situazioni ti cambiano. Insomma, alcune cose nella vita rischiano di farti diventare una persona inadeguata, perennemente inquieta. A me è successo questo.

Marco spiega quale sia stato il suo malessere personale a farlo cambiare del tutto:

un brutto incidente aveva segnato per sempre la mia vita. Io, prima che il destino mi strappasse il sogno di fare carriera nel mondo del pallone, avevo dedicato la mia vita al calcio.

Il bel palermitano continua nel suo racconto:

proprio quando si stava delineando un futuro più roseo nel pallone, durante una partita nel campionato di Eccellenza tra la mia società e un’altra squadra, una delle mie caviglie si è spezzata, spezzando dentro di me anche molte speranze. Per me è stato un duro colpo. Quel giorno ho pianto disperato.

Marco aggiunge:

certo, avrei potuto continuare a giocare a calcio, ma il sogno di fare carriera in quel mondo sarebbe stato molto difficile da realizzare. A malincuore ho lasciato Torino, dove vivevo con gli altri ragazzi della mia squadra e sono tornato a Palermo, dai miei. Ero abbattuto, amareggiato.

Fortunatamente, dopo l’esperienza di tronista a Uomini e donne, l’ex tronista si è ripreso:

ho ritrovato la fiducia in me stesso, la sicurezza che avevo sentito venire meno.

Adesso l’ex calciatore ha un altro sogno, per realizzare il quale, ha deciso di trasferirsi a Roma: vorrebbe fare l’attore.

In bocca al lupo a Marco per una lunga e prospera carriera nel mondo dello spettacolo.

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