Sara Tommasi in rehab

Era sempre al centro dell’attenzione per le sue dichiarazioni deliranti su Facebook: amata e odiata dal suo pubblico, Sara Tommasi non stava bene ed era più che evidente ed ora ha deciso di farsi curare.

Sara Tommasi ha lasciato Facebook a ridosso dell’arresto di Giuseppe Matera e Federico De Vincenzo, produttori dei film porno di cui la showgirl è protagonista. E’ chiaro oggi come allora che mentre girava quei film Sara fosse sotto l’effetto di stupefacenti, gli stessi che hanno sortito pessimi risultati negli ultimi mesi, quando lei ha fatto ritorno al porno, pubblicando le foto degli spettacoli, denudandosi per l’ennesima volta per le strade di Roma, cambiando uomo (a volte donna) da un giorno all’altro. Ad annunciare il ricovero di Sara è il sito Dagospia:

L’epopea di Sara Tommasi – si legge sul sito – finisce un’altra volta in una stanza di ospedale. Ieri sera, all’indomani dell’arresto dei produttori dei suoi film porno, Giuseppe Matera e Federico De Vincenzo, la showgirl è rientrata da Milano con il fidanzatino Stefano Ierardi verso le 21. Non stava bene già da qualche tempo, con sbalzi d’umore e visibili up e down, un giorno su, pimpante e vivace, un giorno giù, talmente depressa da riuscire ad emettere solo poche parole. Il ricovero per rimetterla in sesto era ormai inevitabile. Stavolta, però, non è servito il Tso. Sara, con una scusa, è stata accompagnata da un gruppo di amici fidati al pronto soccorso in un ospedale delle capitale dove ad attenderla c’era la madre Cinzia Cascianelli e due medici psichiatri pronti ad accoglierla. Che per qualche ora hanno cercato di convincerla a ricoverarsi per il suo bene, visto che negli ultimi giorni era diventata incontrollabile. C’è voluto molto tempo e molta pazienza ma alla fine Sara ha deciso di rimanere in ospedale e farsi curare. Per la gioia dei familiari e di tutti quelli che le vogliono bene che non ce la facevano più a vederla così. Non si sa quanto tempo rimarrà in ospedale, la speranza è però che dopo le cure necessarie Sara sia portata in una comunità terapeutica per liberarsi una volta per tutte dall’incubo delle droghe, di cui fa uso da anni, come lei stessa ha confessato nel suo libro “Ora basta, parlo io!”.

Photo Credits | Facebook

 

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